1. Linda la nerd – Capitolo 22


    Data: 14/05/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... l’ancoraggio pendere dal telaio. Confusa si guardò intorno, notando solo in quel momento che il pilota indossava una cintura da rally, a quattro punti. “Dannazione” pensò, avendone indossati un paio in precedenza, e trovandoli inutilmente scomodi. Sollevando una spalla dopo l’altra, afferrò e fece scivolare davanti al suo corpo le due metà della cintura, bloccandole davanti all’ombelico infilando la fibbia nell’ancoraggio con un sonoro click. Se le cinture normali delle auto le davano fastidio perché le si infilavano tra i grossi seni, queste, simili a bretella, le premevano i capezzoli dolorosamente. La macchina fece un balzo all’indietro, Mauro che nemmeno si sporse per vedere attraverso il lunotto ma controllando la repentina manovra dallo specchietto retrovisore esterno ed interno, quindi, ancora prima che l’auto riuscisse a fermarsi del tutto, scattò in avanti, la mano del piotache sembrava non avesse finito di riposizionare l’asta del cambio. Francesca si lasciò scappare un grido di spavento, afferrando con una mano il lato del sedile e con l’altra la maniglia sopra la portiera. – Non correre! – lo implorò. L’uomo ridacchiò, poi si immise nella statale senza nemmeno assicurarsi che non giungesse qualcuno. L’auto scodò, quasi volesse scagliare il bagagliaio oltre la strada, poi, con qualche movimento di assestamento, la Subaru si raddrizzò, procedendo a grande velocità lungo la striscia asfaltata. In pochi istanti gli edifici e gli alberi che affiancavano la statale ...
    ... cominciarono a sfrecciare ben oltre il limite di velocità riportato sui cartelli rotondi bianchi e rossi. – Mauro… rallenta, per favore. – lo implorò Francesca. Si sentiva come se lo scomodo sedile la volesse fagocitare come le amebe facevano con batteri più piccoli nei filmati che aveva visto nelle ore di scienze. Lui sogghignò a quelle parole. – Quale favore volevi, bella figa? Lei non distolse un istante lo sguardo dalla strada che, a quella velocità, sembrava dovesse terminare da un istante all’altro. Il camion che passò sull’altra corsia e che lanciò una strombazzata di clacson in risposta alla guida folle sembrò una macchia sfuocata visto dal finestrino del guidatore. – Io… oggi pomeriggio tu devi… ehm, dovresti fermare Linda e vietarle di arrivare alla vecchia segheria e… – lanciò un grido quando il lato destro del sedile le balzò addosso, la macchina perse aderenza sull’asfalto e iniziò a ruotare su sé stessa e… Poi, con un sospiro di sollievo, Francesca si rese conto che, in realtà, Mauro aveva fatto una svolta ad alta velocità, facendo stridere le gomme nemmeno stessero imprecando, e ora la Subaru sobbalzava lungo una strada sterrata in mezzo alla campagna, tra prati che si perdevano verso le montagne a sinistra e si infrangevano contro un bosco a destra. Una nuvola di polvere si alzavano dietro di loro mentre i copertoni sembravano litigare con i sassolini della strada, gettandoli a manciate ovunque. Con la medesima grazia dimostrata nell’uscire dalla strada statale, ...
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