1. I. essere scopata da un toro in accappatoio - antonio


    Data: 07/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: hungryslut, Fonte: Annunci69

    PROLOGO - Essere scopata da un toro in accappatoio è sempre stato il mio sogno erotico e l'ho realizzato in tutto sette volte con cinque stalloni diversi. Almeno finora...
    
    I. ANTONIO, 54 ANNI, MURATORE, 19 CM - Antonio è stato il primo (in accappatoio) da cui mi sono fatto allargare il buchino. E' il papà del mio migliore amico. All'epoca io avevo 16 anni appena compiuti, lui 54. Ero a casa di Luca come al solito per studiare, ma, come al solito, finivamo per segarci reciprocamente. La mia specialità era la sega fatta coi piedi: un footjob da vero esperto, come diceva sempre Luca. Quel giorno però Luca aveva una visita (dal dentista mi par di ricordare) e se n'era dimenticato. Alle 5 sua mamma è rientrata a casa di corsa e ci ha visti sul divano intenti a giocare con la play. I nostri cazzetti erano già tornati molli da un po', sapevamo che la madre tornava a quell'ora come al solito.
    
    "Ma come, non sei pronto?", disse al figlio. "E tu che ci fai qui?", disse a me.
    
    "Tu, Luca, fila a prepararti che siamo già in ritardo. Tu, Marco, da bravo aspetti qui mio marito, che arriva tra poco e ti porterà a casa lui. Lo avviso io. Va bene?". "Sì, sì, nessun problema", le risposi. "Grazie". Mamma e figlio uscirono in men che non si dica e io rimasi solo in quell'appartamento. Mi guardai intorno e pensai ad Antonio, muratore, 54 anni e un fisico scolpito. Mi ha sempre eccitato parecchio e mi presero strane voglie. Corsi nella camera da letto dei genitori di Luca e mi diressi verso ...
    ... il comodino di destra. Aprii il secondo cassetto: bingo. Accanto a una confezione nuova di preservativi taglia XXL c'erano le mutande di Antonio. Mmm, iniziai ad odorarle, ma sapevano di bucato. Erano linde mentre io cercavo quelle sporche di piscio e presborra. Allora andai in bagno, ma nulla. Era tutto perfetto e pulito. Nella cesta dei panni sporchi nulla di nulla. Deluso tornai in soggiorno, giusto il tempo di sedermi in poltrona che arrivò Antonio.
    
    "Eccoti", mi disse. "Tutto bene? Mi spiace per quello sbadato di Luca. Ti porto a casa subito. Ti chiedo solo se posso farmi una doccia veloce così mi rinfresco un attimo e poi ti riaccompagno. Va bene, Marco?". "Sì, sì, perfetto", dissi con forse un po' troppa enfasi. In un lampo mi balenò l'idea di spiarlo dal buco della serratura e così feci. Lo vidi spogliarsi velocemente. Giù la patta dei jeans e un bozzo enorme saltò fuori. L'elastico delle mutande tirava. Wow, che spettacolo. Se lo sfregò leggermente e non potei fare a meno di emettere un urletto, un mugolio. Si girò e tolse le mutande, rimase nudo e potei vedere il suo culetto sodo e bianco rispetto al resto del corpo abbronzato. Poi prese l'accappatoio e se lo portò davanti al petto, così non riuscì a vedergli l'attrezzo. Si avvicinò alla porta e io indietreggiai dallo spavento. Pensavo mi avesse sentito e stesse per aprire la porta, ma dopo poco senti l'acqua e lui che apriva le ante della doccia. Non capivo, riappoggiai l'occhio e non vidi più nulla: aveva messo ...
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