1. Serafino e i fiori


    Data: 21/03/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: Luthien, Fonte: EroticiRacconti

    ... della mamma. Quell’uomo era un burbero anaffettivo, ma in fondo era la figura più simile a un padre che avesse, dato che il suo vero padre non l'aveva mai conosciuto. E con la mamma sempre impegnata nella gestione del bar, senza mai un uomo al suo fianco, fu per lui un punto di riferimento. Per questo la sua morte provocò in lui un turbine di emozioni e rimpianti...
    
    Improvvisamente si sentiva soffocare, così, scusandosi si defilò e uscì dalla chiesa prima della fine della funzione, e allontanandosi si ritrovò a guardare da una certa distanza la scena del cimitero gremito di folla, tutto il paese riunito intorno al parroco che officiava l'ultimo saluto al defunto.
    
    -...Mi... dispiace per la tua perdita...
    
    Violetta, la ragazza strana, interruppe il flusso dei suoi pensieri, porgendogli timidamente la mano per fargli le condoglianze.
    
    Violetta era conosciuta per la sua timidezza, a scuola non parlava mai con nessuno, e il carico da novanta ce lo mise sopra la prof. di italiano, quando all'interrogazione le disse “su Violetta non fare la mammola!”
    
    Da allora per tutti Violetta divenne Mammola, e lei iniziò a soffrire di attacchi di panico, così si chiuse ancora di più in un guscio di ritrosia e impaccio, evitando qualunque contatto sociale. Quanto può essere crudele il mondo del liceo!
    
    Incrociò il suo sguardo per un solo istante, prima che lei abbassasse il suo imporporandosi per l'imbarazzo.
    
    Non l'aveva mai guardata da così vicino... nessuno l'aveva mai ...
    ... avvicinata, in paese era considerata una sciroccata da cui stare alla larga... "però, è davvero una bella ragazza", pensò, minuta e dai lineamenti delicati, con due guance rosse come mele. Al tocco della sua mano delicata Serafino sentì come una scossa elettrica: avrebbe voluto stringerla a sé e baciarla! Che strana sensazione!
    
    -Violetta... Ti ringrazio... anche per essere venuta al funerale. So che non esci spesso...
    
    La ragazza si ritrasse, sembrava impaurita. - io... farfugliò.
    
    Fece per scappare via, ma il ragazzo, come spinto da una forza insondabile, la bloccò dolcemente. -Aspetta! Ti prego... Rimani qui con me solo per un momento. Mi sento così solo, ora. Non devi dire niente, se non ti va, solo, stammi vicina.
    
    Lei annuì, e rimase al suo fianco, guardandosi i piedi, troppo timida per sollevare lo sguardo.
    
    Serafino iniziò a sentire un piacevole calore invaderlo, era combattuto tra la tristezza della situazione e quella nuova, inaspettata sensazione che la vicinanza di quella ragazza gli provocava.
    
    -Non riesco a piangere – disse in un fiato. - eppure era quasi un padre per me. Secondo te sono un mostro? Non faccio che pensare che non voglio morire come lui, triste e solo, senza amore.
    
    -... non... non sei un mostro...
    
    -Sei gentile - le disse - e sei bella.
    
    Il sole ricopre di una luce nuova i cipressi del cimitero, la vita e la morte seguono i loro cicli. Serafino si sente vivo, per la prima volta.
    
    “L'incontro di due personalità è come il contatto tra ...