1. Una richiesta indecente


    Data: 04/07/2018, Categorie: Etero Autore: fiordinorma, Fonte: RaccontiMilu

    ... calduccio, accolto “affettuosamente” dalla mia vagina. Mi distesi col culo sul bacino e sulle gambe rannicchiate, facendomelo entrare tutto dentro, riposizionai la gonna coprendomi le cosce in modo da apparire come una mogliettina seduta e vestita teneramente sulle gambe del marito. Ora viso contro viso, bocche che si cercano, labbra che si aprono lingue che si toccano, il bacio iniziò lento e sensuale, i profumi e gli aromi dei nostri genitali si fondevano assieme in un cocktail di sublime sapore afrodisiaco. Con gesti lenti e sinuosi del bacino, Daniel mi chiavava in fica e mi copriva di baci, staccatesi le labbra delle rispettive bocche, cercavano altri luoghi, le mie si posero sul lobo inferiore dell’orecchio sinistro, le sue sul mio lungo e sottile collo ricco di nervi, ricettori fini del piacere trasmesso. Ispezionai con la punta della lingua l’incavo dell’orecchio, cogliendo anche l’aspro e arcigno profumo del dopobarba, spalmato su di una pelle liscia e ben rasata, conferendo al volto un profilo marmoreo. Una sua mano, calda e secca al tatto, si insinuò sotto la coppa del reggiseno, avvolgendo quasi l’intera mammella, le dita premevano sulla tenera e burrosa carne, sprofondandoci dentro, solo il capezzolo durissimo e sensibile mi comunicava a modo suo, l’intenso benessere e la dolce condizione di soave piacere che tutta mi avvolgeva. Anche la mia mano, intrigante e affusolata cercò il petto dell’uomo incuneandosi tra un bottone e l’altro sotto la bianca camicia, ...
    ... torace villoso da vero maschio, la peluria morbida e delicata avvolgeva le lunghe e smaltate dita di una signora che sapeva apprezzare le cose buone della vita. Momenti di intensa complicità mista al piacere di stare bene assieme, uniti dalle bocche, dalle mani e soprattutto dai nostri genitali che “lavoravano” in sintonia e senza risparmio. Stò per venire, mi sussurrò all’orecchio, te lo tolgo dalla fica..? – Noo…, sono protetta, ho la spirale, vienimi dentro…! Di lì a poco schizzi di puro sperma, infuocati, si spegnevano contro le pareti della mia vagina, nello stesso istante, un’intenso orgasmo liberava, credo, una grande quantità di umori vaginali che si aggiungevano allo sperma dell’uomo. Il peso del mio corpo sui testicoli, fece sì che mi scaricasse tutto dentro fino all’ultima goccia, così il nostro sperma si unì insieme, formando una brodaglia calda e umida, lo strinsi forte a me con la testa sul mio seno materno, quasi a volerlo ringraziare di tutta quella gioia donatomi. Io scendo a Roma, mi disse, gli risposi che proseguivo per Firenze, si alzò mi baciò la mano dicendomi: – E’ stato un vero piacere incontrarla…! – E’ tutto mio gli risposi! Sull’uscio prima di scomparire, – Ehh…, senta, per la richiesta iniziale…, mi dispiace.., mi creda…! – Non si preoccupi, sarà per un’altra volta..! fiordinorma@virgilio.it
    
    P.S. – Ci tengo a far sapere, che sono contenta che non me lo abbia messo nel culetto, perchè l’intensità e la qualità dell’unico orgasmo che ho avuto è ...