1. Inaspettatamente la felicita' - parte terza - si inizia a fare sul serio


    Data: 05/02/2023, Categorie: Tradimenti Autore: Just_me, Fonte: Annunci69

    ... la prima volta che la leccavo dopo essere venuto dentro di lei ed ero un po’ ritroso: trovavo assolutamente fantastico il sapore e l’odore dei suoi umori, ma l’idea di mischiarli con il mio sperma non mi attirava assolutamente.
    
    Iniziai a baciare il suo morbido cespuglio che le adornava il monte di venere e lentamente scesi a leccarle il clitoride, con l’idea di soffermarmi a lungo in quella zona che non era stata sporcata dal mio seme. Le lenzuola che mi coprivano mi impedivano di vederla in volto, ma il suo piacere si percepiva dall’inarcarsi del suo bacino e dai movimenti del suo corpo. Con entrambe le mani mi tenne inizialmente ferma la testa per evitare che la allontanassi e poi, molto lentamente e con delicatezza, iniziò a spingermela verso il basso facendomi chiaramente capire che voleva essere leccata anche dentro.
    
    Per la prima volta, anche se controvoglia, assaggiai il sapore del mio sperma che ancora era rimasto dentro di lei. Era una sensazione strana ma non sgradevole; i sapori e gli odori miei e suoi si erano mischiati e, più leccavo, più mi veniva voglia di gustare quel cocktail afrodisiaco. Mentre le tenevo le grandi labbra spalancate con le dita di entrambe le mani, affondavo la lingua sempre più a fondo, tirandola fuori solo ogni tanto per respirare.
    
    Dopo averla leccata a lungo, infilai il pollice nella sua intimità e, quando lo estrassi completamente bagnato, non feci alcuna fatica ad infilarlo nel suo buchino più stretto.
    
    Quel gesto fu come ...
    ... schiacciare un interruttore: la presa delle sue mani si fece più stretta sulla mia testa, iniziò a menare colpi di bacino sempre più velocemente e si mise ad urlare così forte che riuscivo a sentirla perfettamente anche se io avevo ancora la testa sotto le coperte. Venne. Si capiva che aveva avuto un orgasmo devastante: mi spostò di colpo, si girò supina e iniziò a massaggiarsi delicatamente la figa. Mi masturbai guardandola: bastarono meno di una decina di colpi con la mano per venire nuovamente, sulla sua schiena, per poi crollare esausto al suo fianco.
    
    Il giorno successivo ci svegliammo normalmente, lei preparò la colazione per entrambi come al solito e poi, come al solito, andammo a lavorare. Dopo cena mi misi sul divano a guardare un po’ di televisione e lei andò in bagno. Quando tornò indossava solo delle calze nere con reggicalze, un reggiseno anch’esso nero e un paio di stivali con tacco a spillo. Si sedette in poltrona senza dire nulla, a parte chiedermi cosa ci fosse di bello in tv.
    
    Io non le risposi ma mi alzai per andare diretto da lei, già pregustandomi la serata. Lei si alzò in piedi imperiosa di fronte a me (e con quei tacchi era almeno 2-3 centimetri più alta di me, se non di più, sfiorando il metro e novanta) e, senza proferir parola, mi fece solo cenno di no con la testa, indicandomi di tornare a sedermi.
    
    Ubbidii, anch’io in silenzio e, solo quando fui seduto, iniziò a parlare chiedendomi di nuovo cosa ci fosse di interessante da vedere in televisione. ...
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