1. Sex 4 masturbazione alternativa


    Data: 17/01/2023, Categorie: Masturbazione Autore: Miss, Fonte: EroticiRacconti

    ... sera lui sembrava anche un po’ alticcio.
    
    Pensò al perché quella sera avesse avuto così tanta fretta di scappare via da quella cena, ma proprio non riusciva a venirle in mente.
    
    Guardò quella foto, Stefano aveva un buffo cappellino da Babbo natale.
    
    Immaginò che lui le stesse rivolgendo quel mezzo sorriso che aveva in quella foto mentre lei gli accarezzava il cazzo. Lo immaginò sdraiato su quel lettino.… ed ecco che di nuovo sentiva la sua figa pulsare fra le gambe. Immaginò lui che le sbottonava il camice e spinse la mano dentro la scollatura iniziando ad accarezzarsi i seni. Andò a sedersi alla sua scrivania, si slacciò i jeans facendo scivolare la mano dentro, chiuse gli occhi ed iniziò a toccarsi piano immaginando che la mano fosse quella di Stefano. Infilò un dito fra le labbra iniziando a sfregarlo lentamente, cosa le avrebbe detto se l’avesse sentita così fradicia? Infilò il dito dentro, cercando d’imitare quei movimenti rudi che avrebbe fatto un uomo che la possedeva. Pensò alla bestia di Stefano che la apriva e cominciò a tremare e ad ansimare sempre più forte. Ad occhi chiusi si stava masturbando seduta alla scrivania del suo capo e... le piaceva. Le piaceva da morire. Infilò il secondo dito, li piegò entrambi ad uncino dentro di sé iniziando a muoverli contro le pareti della sua figa, mentre con l’altra mano si stimolava il clitoride. Piegò la testa all’indietro continuando a pensare a Stefano, immaginando come l’avrebbe presa e scopata e a come lei ...
    ... l’avrebbe implorato di devastarla. Le sue dita iniziarono a muoversi sempre più forte. Quanto avrebbe voluto poterle sostituire con il suo cazzo! Guardarlo mentre godeva come un porco, farsi guardare, mostrargli e urlargli addosso quando il suo cazzo la facesse godere.
    
    “Ooh dio...”, ansimò piano aprendo gli occhi e rallentando la mano con cui si sgrillettava. Tolse le dita, sulla scrivania nel portapenne c’era uno dei gadget regalatogli. Era una grossa penna di gomma con una forma che ricordava un piccolo dildo. La prese e la leccò come se fosse una versione in scala del cazzo di Stefano. Poi se la infilò dentro iniziando a scoparsi con quella. Poteva sentire il rumore della sua figa fradicia che accoglieva quel corpo estraneo, sentiva il formicolio salirle su per le gambe. Le dita ripresero a sgrillettarsi mentre spingeva sempre più profondamente dentro di se quell’improvvisato dildo.
    
    “Ooooh…”sussurrò pianissimo iniziando a venire. L’orgasmo la fece vibrare e la obbligò a chiudere le gambe.
    
    Sfilò la penna, i suoi umori la bagnavano. Lei aveva ancora una gran voglia di infilarsela dentro, rimanere li a godere ..ma non poteva.
    
    La pulì come meglio poté usando il camice, ma pensando al tempo stesso come sarebbe stato bello se il suo capo, usandola, avesse sentito il suo odore. La rimise dove l’aveva trovata.
    
    Da quel momento ogni volta che avrebbe visto Stefano usarla si sarebbe eccitata, già lo sapeva. Così come già sapeva che, prima o poi, sarebbe riuscita a slacciare i ...
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