1. La Caduta, Atto sesto: degli opposti sentimenti di Aristarda e Septimo e della congiura.


    Data: 16/12/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Lesbo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... infanghi il retaggio di Janus! Tu e i tuoi complici avete ucciso Septimo, e ora mi mettete davanti l’Impero come fosse un piatto prelibato, da barattare con la mia anima?! MAI!-, il ringhio di Aristarda fu quello di una pantera delle sabbie. Serena temette che l’Imperatrix la uccidesse lì dove si trovava. -Torna a Roma, da Asmio, o da coloro che tu reputi essere tuoi pari, la Stirpe di cui parli. Io non sono come te. Io sono Aristarda Nera, Imperatrix in esilio, e non diventerò complice di un simile atto! Mai, mi hai udita? Mai! Se oserai tornare sarai uccisa. Guardie!-, Vera e un altro pretoriano apparvero dall’entrata della porta. -Levatemi di torno questa serpe. Che torni a Roma, a decidere cosa fare della sua vita e a chi lasciar di poterne disporre. Non la voglio mai più rivedere. Mai più!-. Si disse in seguito che l’intero campo sentì le due parole finali. -Ti pentirai di questa scelta, Aristarda.-, riuscì a replicare Serena. -Invero, mi sono già pentita di averci anche solo pensato.-, ribatté lei. -Asmio Calus non ti cederà il potere. Ti distruggerà. E io lo aiuterò a farlo.-, rispose la giovane. -Che sia.-, disse soltanto Aristarda. Uscita che fu Serena, Aristarda fece mandare messi a tutti i generali la cui lealtà fosse stata dubbia, esortandoli a unirsi a lei. Ordinò alle truppe di prepararsi a muovere. E mandò un messo a Madridia, da Alexander Varus.
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