1. Ci voleva la cinghia


    Data: 04/12/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: LaisDiogene, Fonte: Annunci69

    ... fruscio alla mia destra, qualcuno che cammina sui tappeti della stanza, qualcuno si siede vicino alla mia testa.
    
    “Adesso, puttana, concentrati. Immagina e lascia che il tuo corpo faccia tutto il resto. Affidati a me.”
    
    “Sì Padrone.”
    
    Una lingua mi lecca il viso fin sopra la benda, cerca le mie labbra e le penetra lasciandomi colare in bocca la sua saliva. Mi sento baciata con voracità, aspirata, leccata – le labbra, la lingua persino le guance – come una lumaca mi lascia una scia di saliva sulla fronte prima di scendere a leccare altre parti di me.
    
    Dietro la benda sto cercando in ogni modo di capire di chi possa essere quella lingua, di chi possano essere quelle labbra – troppo morbide per essere quelle di un uomo, troppo intraprendenti per essere quelle di una donna sul corpo di un’altra donna, a meno che non sia abituata e la cosa le piaccia.
    
    Ogni centimetro del mio corpo subisce quella piccola tortura, si riempie della saliva di uno sconosciuto o sconosciuta: le braccia, le mani, i seni, mi lecca i capezzoli e poi li mordicchia, sento che con le labbra sta sorridendo. Forse ti guarda in cerca della tua approvazione.
    
    Un moto di ribellione mi spinge a muovermi sul letto, scuoto il capo e giro la testa verso il fianco in cui penso tu sia seduto, mi afferri per i capelli, li stringi e li tiri in modo che non possa più muovermi, non serve tu dica altro. Anche questo ti piace di me.
    
    “Continua!”
    
    La sconosciuta riprende a divorarmi e a leccarmi, per ...
    ... diversi minuti si sofferma con la lingua nel mio ombelico, poi scende lungo le gambe, passando dall’esterno coscia, scivola sopra le calze fino in fondo ai piedi. Si ferma e mi toglie tutto – scarpe e calze – con decisione, mi bacia i piedi e me li lecca, uno per volta, poi risale lungo la gamba, questa volta dall’interno, per fermarsi ad odorare la mia figa bagnata. Con le mani ne discosta le labbra prima di infilarci la lingua, poi le dita, una per volta e infine tutta la mano.
    
    Nella mia testa la parola “rilassati” rimbalza come un eco in una stanza vuota e come se te ne fossi accorto a quel punto mi lasci i capelli per sciogliermi una mano.
    
    “Prendi il mio cazzo, troia. Senti quanto sei eccitante.”
    
    Me la porti in mezzo alle tue gambe e, mentre la sconosciuta mi penetra con la mano, mi lecca e mi bacia la figa cercando il mio orgasmo, la mia mano si avvolge intorno al tuo uccello, circondata dalla tua. Sei tu che guidi i movimenti di tutti e tre ed il piacere. Sei tu che comandi.
    
    Nella mia testa adesso non c’è più l’idea che non so chi ci sia in mezzo alle mie cosce, che non so chi mi stia leccando il clitoride e mordicchiando le grandi labbra, non c’è più l’idea di una sconosciuta, nella mia testa ci sei tu, che ti stai eccitando con la mia mano ed io con te.
    
    Dietro agli occhi bendati c’è il tuo sorriso, il tuo sguardo dentro nel mio come quando mi ordini di godere.
    
    “Adesso basta.”
    
    Prima del climax fermi il gioco, tutto questo lo hai fatto per me, ti sei ...