1. La prima volta di Elena – cap 3 ed ultimo


    Data: 30/11/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    Di una cosa era certa. Antonio mi piaceva molto, ma non ne ero innamorata. Era proprio un passatempo da vacanza come dicevano le mie amiche più grandi e più disinibite.
    
    Certo non mi sarei mai scordata di lui, ma non avrei sofferto per la sua assenza. Tanti nostri amici erano già partiti e decidemmo di trascorrere l’ultima sera solo noi due.
    
    Per la sera prima della partenza strappai, come ogni anno ai miei genitori, la possibilità di rientrare un’ora dopo. Dovevo essere a casa per l’una e mezza, ma sapevo di aver margine sino alle due.
    
    Andammo nel nostro solito posto e facemmo due belle scopate con tanto di preservativo colmo di sperma. Avevamo ancora molto tempo da trascorrere prima del mio rientro e presi da una nostalgia anticipata decidemmo di andare a sederci sul moletto al mare preferito dalla compagnia.
    
    Della compagnia sul moletto quella sera c’eravamo solo noi due. Non era un moletto per le barche, ma era un frangiflutti. Ve ne erano diversi perpendicolari alla spiaggia e mi avevano spiegato che servivano ad evitare, o meglio a limitare l’erosione della spiaggia di sabbia dal mare.
    
    Se avevano un difetto è che delimitavano al fianco lo specchio di mare e quindi si era inchiodati per fare il bagno tra due moletti, ma andava bene lo stesso.
    
    Erano lunghe lingue di cemento, penso di una cinquantina di metri, che si addentravano nel mare; in testa e di fianco erano circondati di scogli contro i quali si infrangevano le onde.
    
    Quando il mare era piatto, ...
    ... quasi sempre in estate, i più coraggiosi si stendevano sugli scogli piatti per prendere il sole. Io non l’ho mai fatto, troppo duri per la mia schiena.
    
    La sera invece andavamo a sederci sugli scogli per stare isolati dalle altre compagnie, si può dire che ognuna avesse il suo moletto.
    
    Nell’intimità della sera si cantava, parlava e potevamo fumare senza che gli adulti, magari conoscenti, ci vedessero. A tarda ora della sera immagino fossero frequentati anche da coppiette alla ricerca di un loro spazio.
    
    Noi, Antonio ed io, avevamo un altro spazio a noi dedicato e non ci era mai capitato di andarci.
    
    Quella notte un po’ di tristezza ci portò lì.
    
    Arrivammo in cima al molo e con attenzione raggiungemmo uno scoglio sufficientemente piatto sul davanti che permetteva di sedersi poggiando i piedi su uno scoglietto sotto.
    
    Quella sera, per festeggiare l’ultima sera, indossavo la mia gonnellina più bella, leggera e a pieghe, colore panna, ed una camicetta bianca.
    
    Quando fu il momento di sedersi realizzai che l’avrei sporcata e chi l’avrebbe poi spiegato a mamma?
    
    Questo mio imbarazzo fu superato da Antonio che non avendo il problema mi disse: siediti qui sulle mie gambe.
    
    Mi sedetti di schiena a lui e parlando guardavamo il mare.
    
    Per un miglior appoggio, senza malizia, mi appoggiai al suo petto. Parlavamo e sentivo il suo alito caldo sul collo.
    
    Dopo breve iniziò a baciarmi il collo vicino le orecchie provocandomi dei brividi deliziosi. Pensavo che dopo il ...
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