1. Le contraddizioni della collega


    Data: 24/06/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Kinglove_, Fonte: RaccontiMilu

    Ho sempre cercato di mettere a proprio agio i nuovi assunti, considerando le difficoltà che può incontrare ognuno di noi durante i primi giorni in un nuovo posto di lavoro; era diventato mio compito dare le informazioni generali ai nuovi arrivati, i quali mi rivolgevano ogni tipo di domanda per potersi muovere facilmente all’interno dell’azienda; non fece eccezione Elena, una 30enne che arrivò in sostituzione di maternità qualche anno fa. Ero diventato il suo contatto per le pause caff&egrave, mi chiedeva informazioni su uffici e qualche dritta sui colleghi e giorno dopo giorno crebbe il feeling che, sinceramente, nacque ancor prima del suo primo giorno di lavoro. A chi non &egrave capitato di capire a pelle se una persona stesse simpatica o meno ? Nel caso di Elena, ciò avvenne fin dal giorno in cui la vidi camminare in corridoio per recarsi all’ufficio del personale per un primo colloquio ed anche al giorno in cui, seduta con un altro ragazzo per il colloquio finale, incrociammo i nostri sguardi per la prima volta.
    
    L’avevo soprannominata “Aida” per il suo viso somigliante alla showgirl Yespica, un complimento che apprezzò e che le permise d’intuire che, ai miei occhi, fosse una bella donna. 1.65 circa d’altezza, capelli lunghi neri, lineamenti meridionali avendo origini sicule, con occhi scuri e carnagione olivastra; gambe magre e fianchi leggermente arrotondati, frutto anche della gravidanza avvenuta 2 anni prima.
    
    Gli incontri in pausa caff&egrave continuarono ...
    ... anche dopo i primi giorni e conoscendoci meglio, scoprimmo che ci univa la passione per la pallavolo. Ex giocatrice, aveva dovuto smettere per il matrimonio e la successiva immediata maternità “Mi piacerebbe un giorno tornare a giocare” ma all’inizio sembrò una di quelle frasi lanciate senza troppa convinzione.
    
    Eravamo ad inizio Maggio, il campionato con la mia squadra (per chi non abbia letto i miei racconti precedenti, sono allenatore di volley femminile) era finito ma gli allenamenti continuavano per tutto il mese e per tenere viva l’attenzione organizzavo amichevoli. Considerando che in azienda si organizzavano eventi sportivi di varie genere come go-kart, minigolf, bowling, pensai di unire le 2 esigenze e programmai una partitella tra una squadra vera e una prettamente amatoriale. Giocammo pure io ed Elena con i colleghi e vincemmo facilmente, considerando che insieme a noi c’erano anche un paio di uomini di oltre 1 metro e 90 che, con la rete a mt. 2,24 d’altezza, avevano vita facile. Durante la partita, uno di questi tenne atteggiamenti di particolare attenzione verso Elena, stando sempre molto vicino a lei e cercandone il contatto, per quanto possibile.
    
    Finita la partita decidemmo d’andare a mangiare una pizza e in quel frangente le feci notare che, probabilmente, il collega ci stava provando con lei; la sua risposta mi lasciò senza fiato “a me interessa in effetti un collega, e siede alla mia sinistra in questo momento”. Cazzo, lei era a capotavola e io alla sua ...
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