1. L’ Estate – Capitolo 4 – Colazione con dessert


    Data: 15/11/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Racconti sull'Autoerotismo, Voyeur Autore: Godflesh, Fonte: RaccontiMilu

    ... copiosi schizzi di sborra uscire violentemente dalla cappella e ricadere sul tavolino nero. Era densa e bianca come il latte e coprì buona parte del piccolo tavolino. Dopo i primi abbondanti schizzi ne seguirono altri meno intensi. Sara non aveva mai visto tanta sborra tutta insieme e il ribrezzo che pensava di provare si trasformò velocemente in un piacere profondo, avrebbe voluto vederne ancora e arrossì violentemente per questo pensiero. L’uomo continuò ancora per qualche secondo, dalla cappella uscivano ancora gocce dense e bianchissime. Sara osservò con curiosità il tavolino,interamente ricoperto di sperma e si meravigliò di quanta ne potesse uscire, niente di paragonabile a quella che le era capitato di vedere col suo ragazzo. Amava far venire il suo ragazzo e vederlo sborrare, anche se faceva fatica a confessarlo anche a sé stessa,ma, forse per una questione di pudore, i loro atti erano spesso frettolosi e privi di fantasia, a lui interessava solo sbrigarsi a raggiungere il piacere e lei non aveva mai avuto il coraggio di prendere l’iniziativa allo scopo di provare qualcosa di diverso. Erano insieme ormai da due anni,era stato il suo unico fidanzato,escludendo qualche brevissimo flirt precedente, e la loro intesa sessuale si limitava alle solite cose, atti ordinari, nessun tipo di novità. L’uomo si massaggiò ancora il cazzo per qualche secondo, ne spremeva la cappella allo scopo di farne uscire anche le ultime gocce e Sara ...
    ... notò che stava perdendo quella durezza che aveva ammirato fino a poco prima. Diede ancora una fugace occhiata al tavolino ,ricoperto di sborra bianca e densa, e,rossa in volto,eccitata e conscia di avere le mutandine umide, fuggì in direzione delle toilette. Cercò di calmarsi facendo una doccia. Sotto il rilassante getto di acqua tiepida ebbe modo di pensare a quello che era successo prima nella tenda di Roberto e ora nella roulotte del vicino. Rivide le scene come al ralenty, Roberto che si massaggiava i pantaloni e il vicino che sborrava copiosamente sul tavolino. Senza quasi accorgersi sentì la sua mano destra scivolare tra le cosce, mentre quella sinistra cominciava voluttuosamente a massaggiare un seno. Percepì tutta l’umidità della sua fighetta che lentamente si bagnava sempre più. Si toccò a lungo, il dito medio che le accarezzava il clitoride. Aumentò d’intensità allargando un poco le gambe e raggiunse in poco tempo un violento orgasmo,proprio quando col pensiero tornò a quei primi copiosi getti di sborra che ricadevano in lunghi schizzi sul tavolino. Uscì dalla doccia pervasa da un misto di vergogna accompagnato da un fortissimo desiderio di trasgressione. Confusa, decise di raggiungere i suoi in spiaggia. Trascorse così un pomeriggio rilassante fatto di bagni e lunghe sessioni sul lettino a prendere il sole,cercando, per un breve pomeriggio, di isolarsi da quei pensieri e da quelle situazioni che parevano ormai perseguitarla. 
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