1. L’ Estate – Capitolo 4 – Colazione con dessert


    Data: 15/11/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Racconti sull'Autoerotismo, Voyeur Autore: Godflesh, Fonte: RaccontiMilu

    ... poichè non lo trovava più e quello che aveva le era un po’ stretto. Nel dirlo accentuò il petto tirando indietro le spalle e mettendo ben in evidenza le due rotonde tette strette nella magliettina aderente. Aveva usato appositamente un tono di voce più alto del normale, era sicura che così avrebbero udito anche i due uomini, che ascoltavano papà il quale, come era solito fare , era partito in quarta a parlare di politica bombardando i due di dati e statistiche. Mentre mamma,senza sospettare nulla, le diceva che non sapeva dove potesse essere, Sara notò uno che uno dei due uomini aveva subito voltato lo sguardo verso di lei, osservandole il petto. Sara fece un bel respiro e rincarò la dose:” Ma mamma, lo avevo messo insieme alla roba da lavare. Gli shorts che ho su invece dopo l’ultimo lavaggio si sono sbaditi leggermente”. E subito si alzò in piedi, girandosi in modo che l’uomo potesse dare un deciso sguardo a quel culetto delizioso incastonato in un paio di shorts corti e stretti che esponevano le piccole chiappe ai voluttuosi sguardi altrui. L’uomo guardava di sottecchi e quasi non sentiva più quello che il papà di Sara le stava dicendo. Era come rapito da quella ragazza, i codini che le davano un’aria così innocente , quelle chiappette e quelle tettine da favola a due passi da lui. Pensò che le avrebbe volentieri sfondato quel sederino che con tanta malizia gli stava mostrando. Si aggiustò i pantaloncini, sentiva il cazzo crescergli inesorabilmente negli slip. Sara buttò ...
    ... un occhiata furtiva dalle parti dell’uomo,cercando con gli occhi i suoi pantaloncini,curiosissima di vedere se anche in quell’occasione il suo corpicino aveva fatto ancora lo stesso effetto. Subito si pentì del suo gesto ( “ ma che fai?” Si disse tra sé e sé) e,arrossendo violentemente,si risedette a parlare con mamma e l’argomento venne fatto cadere. Ebbe però la conferma che quegli sguardi, quelle occhiate, le davano un piacere immenso , e tutto questo si scontrava con la sua innata timidezza. Che razza di pensieri aveva? Situazioni che fino a poco tempo prima l’avrebbero messa in tremendo imbarazzo ora invece l’attiravano, la incuriosivano come mai era successo. Il tempo della colazione si esaurì , Sara salutò distrattamente il gruppo della colazione e si ritirò in tenda a leggere qualcosa. Mezz’oretta dopo i suoi tornarono e,preso tutto l’occorrente per la spiaggia, le dissero che sarebbero andati in spiaggia. Sara decise che li avrebbe raggiunti dopo, aveva voglia di stare un po’ tranquilla in tenda. Poco più tardi il sole delle 2 cominciò a farsi sentire, stare all’interno della tenda divenne insostenibile e dunque decise che forse avrebbe fatto bene a fare un salto in bagno, non aveva ancora voglia di andare in spiaggia, avrebbe solo fatto una doccia rinfrescante. Prese l’accappatoio e la borsetta e si avviò verso le docce. Fatti pochi passi si trovò a passare di fianco alla prima roulotte dei vicini dove tutto sembrava immerso nella quiete , alle 2 del pomeriggio la ...