1. Tokyo, Mon Amour


    Data: 23/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Sensazioni Autore: AlessandraV, Fonte: RaccontiMilu

    ... nello stesso tempo profondamente triste in questo slancio di affetto verso sconosciuti, qualcosa che mi porta un turbine di nuovi pensieri… ma per il momento li lascio da parte e mi godo le coccole delle mie due nuove amiche.
    
    Kaori ordina un nuovo giro di shōchū e inizia a chiacchierare col cuoco, un tipo simpatico che pare abbia la passione per il surf.
    
    Izumi mi prende una mano e mi da un bacino sulla guancia
    
    ‘ Mi piaci ‘ mi dice timidamente. Cazzo &egrave proprio bruttina, penso mentre ricambio con un sorriso. La guardo bene, sotto quel look un po’ volgare da punkabbestia ha uno sguardo tenero, lo sguardo di chi conosce bene la solitudine e sogna di innamorarsi di nuovo.
    
    Mancano pochi minuti a mezzanotte quando le ragazze mi chiedono di andare con loro in un altro locale a Roppongi, un locale con musica reggae dove pare suoni una band molto popolare da quelle parti. Le ringrazio ma sono proprio stanca e credo che tornerò in albergo. Dico queste parole mentre mi alzo e per poco non perdo l’equilibrio finendo contro il bancone. Tutta la gente nel locale ride divertita, mi rendo contro di essere davvero ubriaca.
    
    ‘ Hai visto che il shōchū non &egrave così leggero!
    
    Kaori e Izumi si alzano anche loro, paghiamo, ci abbracciamo e poi ci salutiamo. E io resto lì, a guardarle mentre si allontanano nelle vie della città. Chissà se le rivedrò mai più.
    
    Tornata sulla via principale di Ginza sto camminando a passo spedito con i Depeche negli auricolari. La metro ...
    ... &egrave ormai chiusa e dal momento che ho voglia di passeggiare ho deciso di non prendere il taxi e di farmela a piedi fino al mio hotel a Shinjuku. Ogni scorcio, ogni angolo di città che attraverso mi offre un numero illimitato di immagini e fantasie: chissà dove sta andando quel salaryman che &egrave appena entrato in quel vicolo buio… e quella donna che sta fissando la vetrina con gli occhi lucidi, &egrave appena stata lasciata o sta pensando a qualche ricordo triste di qualche delusione amorosa? E quella bella ragazza che sta entrando in quell’ascensore, una modella come me che torna a casa dopo una lunga giornata di lavoro… o una prostituta che sta andando a soddisfare i feticci perversi di qualche pezzo grosso del quartiere?
    
    Arrivata a Kabukichō mi fermo davanti all’entrata di un Girls Bar. Sull’insegna ci sono dei volti patinati di ragazze con dei nomi: Mayumi, Yuki, Arisa, Maiko e Shiho. Per 6.000 yen, c’&egrave scritto, puoi prenderti un drink e parlare con una di queste fanciulle per mezz’ora, mentre se vuoi proseguire la conversazione il prezzo ovviamente aumenta. Poco più in là invece c’&egrave un posto in cui altre ragazze sono pronte a fare il bagno con te per appena 12.000 yen e, poco più in là ancora, un altro locale per bagnetti zozzi ma con i maschietti al posto delle femminucce. Almeno così pare dal cartello.
    
    Passati altri centri massaggi non ben identificati ed entrate misteriose con scalini che scendono da cui ogni tanto esce qualche salaryman, vengo ...
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