1. La vendetta più dolce I


    Data: 30/09/2022, Categorie: Incesti Autore: Cassandro, Fonte: EroticiRacconti

    ... un ansia costante dentro il petto, la mia rabbia ribolliva e si mischiava ai fumi dell'alcol, dandomi alla testa. Sentivo che dovevo rientrare a casa, sentivo che mio padre avrebbe fatto qualcosa quella sera che mia madre si era fermata a dormire dai suoi genitori fuori città. Sentivo che se avesse fatto qualcosa, l'avrebbe fatto oggi. Ignorai i saluti troppo sbeffeggianti dei miei amici ubriachi e mi fiondai dentro casa, sicuro di beccare papà con le mani nel sacco. A grandi passi varcai la soglia, mi fiondai su per le scale verso lo studio e.... era vuoto. Papà infatti era in camera sua bello addormentato.
    
    Non so perché ma questo mi fece arrabbiare ancora di più e, inebriato dall'alcol mi addentrai nella sua camera, cercando di non fare rumore e gli scollegai il telefono dalla carica. Lo sbloccai facilmente, troppo facile mettere come password la propria data di nascita. Gironzolai fra le sue applicazioni senza aspettarmi troppo, non sapevo esattamente perché facevo ciò, quando ad un certo punto, poco prima di demordere, scoprii le chat archiviate di WhatsApp. Una decina di ragazze diverse, tutte con età non superiore ai venticinque, mandavano video o foto nude o provocanti a qualsiasi ora del giorno, facendo texting e ringraziando di "quella sera molto speciale e di tutti quei regalini". Le date corrispondevano a i giorni in cui diceva di dormire fuori città per "impegni lavorativi" che ora capisco chiamarsi Marta, Sara, Sasha....
    
    Se fossi stato una persona ...
    ... leggermente più violenta l'avrei fatto fuori all'istante ma, complice l'alcol e la mia indole, feci molti screenshot e me li mandai, cancellando successivamente le prove del mio passaggio e depositando il telefono dove l'avevo trovato.
    
    Non sapevo esattamente cosa avrei fatto ma sicuramente gliel'avrei fatta pagare.
    
    Tornai in camera mia e guardai le prove che ora erano salvate nella memoria del mio cellulare e lessi meglio le chat. Le ragazze sapevano tutte farci e mio padre sembrava sapere esattamente cosa stava facendo e come fare ad avere ciò che voleva. Erano tutte molto belle, consapevoli di esserlo probabilmente, e con poche remore nel prostituirsi ad un sessantenne che le promette di sposarla e di farle tanti regali... ora assumeva tutto un senso, anche il matrimonio con mia madre e il suo comportamento da completo pezzo di merda. Più leggevo meglio gli screen e più sentivo in me rimontare l'odio e, al contempo, l'eccitazione della vittoria e quella sessuale per il contenuto delle chat.
    
    Non l'avrei mai fatto probabilmente, ma ubriaco com'ero mi calai lentamente i pantaloni e presi in mano il mio membro. Era sempre stato nella media, ma l'erezione che provai in quel momento non l'avevo mai avuta. Era dritto e duro da far paura, gonfio e livido, pulsante di vita e di eccitazione. Lo presi in mano e, dapprima lentamente poi con maggior vigore, iniziai a masturbarmi. Non stavo guardando le chat, oramai l'immagine che avevo in testa era chiara: mio padre che portava a letto ...