1. La Ninfa e il Fauno


    Data: 30/09/2022, Categorie: Etero Autore: Saretta88, Fonte: EroticiRacconti

    ... si muove sinuosa come se danzasse, lanciando sguardi languidi, invitanti. Ma appena accenno un gesto, un solo gesto per avvicinarmi... svanisce e mi risveglio in un lago di sudore.
    
    "Guardami” ripetono i miei occhi, gli sto donando tutto il mio fuoco e la mia passione che si scontra con il mio colore ghiaccio. Le mie dita scendono a aprire i bottoni del cappottino che indosso, scosto i lembi, lo sfilo. Ho caldo. Ho voglia. “Lo vedi non indosso il reggiseno, te ne accorgi?” la camicetta è troppo sottile, i miei capezzoli sfiorano il tessuto, sono turgidi. Passo casualmente le dita sul colletto, scivolano giù lentamente e si fermano quasi in prossimità dei capezzoli, sostano lì a sfiorare la stoffa allargando la scollatura, mostrando porzioni di pelle. “Voglio farti morire.” Sfioro i bottoni e tentenno nel farlo, ma poi ecco che le mie dita vanno da sole prese dalla situazione; non voglio pensare non ora devo lasciarmi andare e vederlo cedere! Apro. Scosto lentamente il tessuto e il mio seno è nudo. Le mie mani sfiorano la carne, sono bollente e ansante. “Non mi hai mai vista così vero?” Le mie dita finiscono sui capezzoli, sfiorano, mi inarco e il primo gemito esce dalle labbra schiuse. Inarco la schiena e butto indietro la testa, socchiudo gli occhi e mi lascio andare alle sensazioni.
    
    Grazie al cielo abbiamo i vetri oscurati e nessuno può vedere la tentazione personificata che, in mezzo al traffico dell'ora di punta di questa metropoli, ha deciso di incarnarsi sui sedili ...
    ... posteriori di questa Lincoln. Nessuno tranne me. Per quanto mi sforzi di mantenere l'attenzione strettamente sulla guida, e Dio sa se ce n'è bisogno in questo caos... non riesco, proprio non posso resistere dal lanciare continui sguardi al monitor della telecamera di sorveglianza, montata per motivi di sicurezza e che è puntata proprio su di lei. Si, Lei! La mia dannazione, il mio personale inferno sulla terra. So che non potrò mai averla e allora perché non mi arrendo? Perché non posso non guardare quei bottoncini rosa, che promettono più dolcezza dei lamponi succosi? I capezzoli... già così indescrivibilmente perfetti, quasi svaniscono al confronto con la curva sublime dei suoi seni, di un candore che sembra porcellana, immacolati e visivamente soffici come nuvole del paradiso. Cerco di distrarmi pensando ad altro, immagini che mi portino via da qui, si, vedo dolci pascoli di montagna, si, penso alla pastosa cremosità del primo strato di latte appena munto, e... quindi ancora qui ,al suo meraviglioso seno! Accidenti! Siamo finalmente fuori dal traffico, sulla via campestre che ci porta a casa. Basta! Non ce la faccio più e accosto, fermando la Lincoln sul ciglio della strada.
    
    So che mi vuole, lo noto da come mi guarda, tanta bramosia non l'avevo mai vista! Voglio portarlo sul punto di non ritorno. Voglio essere scopata, voglio che mi sbatta sul cofano di questa macchina e che non mi liberi fin quando non mi avrà inondato del suo seme.
    
    Ma è tanto difficile capirlo? Mi ...