1. Sottomissione Indolore (completo)


    Data: 26/09/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: cagliostrus, Fonte: EroticiRacconti

    ... indico il paravento, ma le chiedo un ultimo favore, quello di poterla guardare mentre si veste. Mi risponde che la cosa non le importa. Prendo una sedia e mi accomodo. Inizia prendendo dei nuovi indumenti dalla sua borsa. Ora indossa mutandine di cotone viola. Molto semplici, ma che le stanno perfettamente. Non ha un filo di grasso oltre a quello necessario a modellare le sue curve perfette, nessuna linea di smagliatura. Non posso non paragonarla con quelle altre, piene di difetti, che inutilmente cercano di mascherare con tutta una sfilza di indumenti intimi, la cui infinita nomenclatura mi sfugge e mi annoia. Attila solleva una gamba, poi l'altra per indossare il collant che tira bene fin sotto l'ombelico. Poi, con gli altri capi,uno ad uno, si veste: il reggiseno, i pantaloni, la canottiera e infine le scarpe. E' di una bellezza aggraziata, semplice e dolce. Emana qualcosa che mi turba molto. Il mio cuore sta cominciando a vibrare per lei e lei se lo sta portando via. Rimane ora in piedi, la borsa a tracolla sopra la spalla, mi guarda, aspettando la mia approvazione.
    
    Sussulto osservando i suoi occhi. Un particolare che sotto la benda non potevo notare: i suoi occhi ...
    ... non sono dello stesso colore. Sorprendentemente neppure quando ha varcato la soglia, due ore fa, me ne ero accorto. Forse per un effetto di luce. Una delle sue iridi è marrone e l'altra di un sublime verde smeraldo. Improvvisamente ciò le da un'aria rettiliana, quasi da extra-terrestre. Attila sta per andarsene, ma io rimango catturato dal suo sguardo. Senza dire una parola, afferra la cinghia della borsa, si volta e si dirige verso la porta, esce e se la richiude alle spalle senza fare rumore. Rimango solo, in un silenzio ovattato.
    
    Seduto, sono in grado di azionare lo stereo semplicemente premendo il pulsante di riproduzione su un telecomando. Inizio a sentire un pezzo di Eric Satie. Una delle sue gymnopedies. Magnifica e struggente, come molte sue opere, piena di luminosa malinconia. Proprio come Attila, la dolce Attila. Non è stato solo un divertimento. Tutti gli attrezzi sono rimasti sparsi per il soggiorno, dove li ho usati. Attraverso le veneziane il sole è scomparso e sento il peso di un' infinita solitudine sulle mie spalle. Alzo il volume e chiudo gli occhi. Non so come potrò accontentarmi di altre banali sedute di dominazione, dopo aver conosciuta quella di oggi. 
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