1. Il gioco perverso di Eva – cap. 2 La benda


    Data: 19/06/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: EvaLuna, Fonte: RaccontiMilu

    ... fino a sfondarle, così che Eva si ritrova in un attimo tutto quel grosso cazzo in bocca fino in fondo, e inizia a succhiarlo con voglia, passando la lingua su e giù mentre le sue labbra carnose lo avvolgono e lo risucchiano dentro e fuori.
    
    “succhia, succhia, brava la mia pompinara, che labbra da pompini che c’hai, dai che mi fai godere!”.
    
    Poi lo sente alzarsi, girarsi e mettersi a cavalcioni su di lei, le strizza le tette con le mani e vi strofina l’uccello nel mezzo, ogni tanto Eva lo sente di nuovo penetrare brutalmente la sua bocca, gliela sfonda a colpi di cazzo ancora un po’, poi la sensazione del membro duro che le schiaffeggia la faccia, e il non sapere cosa e quando arriveranno queste sensazioni, dove e come sbatterà il suo uccello su di lei, la eccita come non mai. Adesso il cazzo di lui è di nuovo avvolto dai seni gonfi di lei, le sue grandi mani glieli strizzano fino a farle quasi male, ci strofina dentro il cazzo con forza, è completamente avvolto, l’asta scorre su e giù in mezzo a quelle tette sode come il marmo, finchè dopo poco i getti caldi dello sperma la schizzano sul seno, sul collo, sulla faccia.
    
    “leccalo troia, leccati bene la faccia, che tra poco riprendiamo!” le ordina l’uomo, dopodiché si alza ed Eva sente i suoi passi allontanarsi lungo il corridoio.
    
    Eva non fa a tempo nemmeno a pensare a dove possa essere andato e a fare cosa, che sente di nuovo i passi riavvicinarsi, ma stavolta non sembrano solo quelli del muratore, sembrano di più, ...
    ... allora capisce:
    
    “cazzo, se l’è portato davvero il collega!!!” e realizzarlo non sa se le procura più paura od eccitamento.
    
    In uno strano silenzio, la ragazza sente due mani ruvide scorrerle sulle gambe, risalire fino alla fica, una si ferma lì ed inizia ad accarezzarla mentre l’altra sale fino a prenderle un seno e strizzarlo con forza. Poi sente uno strattone alla spalla, subito dopo all’altra, capisce che le hanno strappato le spalline sottili della sottoveste, le mani che le accarezzavano le gambe adesso tirano giù la stoffa, lasciando la donna completamente nuda.
    
    Un attimo dopo, altre due mani le piegano la testa di lato e le avvicinano la bocca ad un pene largo e completamente duro, che però ha un odore diverso da quello sentito prima…Eva si rende conto che stavolta a reclamare il pompino non è il muratore dagli occhi di ghiaccio, ma quello che lui stesso ieri aveva chiamato “il mio collega Alì”, quindi sicuramente un ragazzo di colore. Cerca di opporre resistenza, ma lui le preme il cazzo contro la bocca fino a sfondarla e inizia a scopargliela con foga senza preoccuparsi dei sussulti della ragazza, che sta quasi soffocando, tanto è lungo l’uccello che si ritrova in gola.
    
    Eva capisce che ormai è inutile farsi scrupoli e opporre resistenza, in fondo la cosa le sta piacendo e parecchio, quindi comincia a collaborare anche col nuovo arrivato, col braccio destro riesce ad arrivare al suo inguine, gli prende in mano le palle, le solleva, le accarezza, mentre ...
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