1. A lezione di chimica


    Data: 24/09/2022, Categorie: Racconti sull'Autoerotismo, Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... sulla gonna.
    
    Mi dirigo verso l’uscita avendo completamente dimenticato che l’insegnante mi ha chiesto di restare, ma lui mi afferra per un braccio e mi ferma. A quella presa così rapida e forte mi giro di scatto e vedo il suo volto che ha l’aspetto di un libidinoso e perverso e mi dice “Dove vorresti andare così conciata? Ti ho chiesto di rimanere alla fine della lezione …” e non finisce la frase.
    
    “Uuh, sì, prof! Mi dispiace ma ero distratta e pensavo ad altro”
    
    Penso che debba parlarmi del rendimento scolastico ma lui invece mi fa “Che ti è successo? Ti sei inzuppata la gonna!”
    
    “Ah! No .. non l’avevo notato! Dev’essere stato quando ho pensato a te che mi ha preso una voglia incredibile e sarei voluta salire sulla cattedra a fartela vedere come si bagna!” gli dico a bassa voce in modo che non mi sentissero altre persone.
    
    Sono affascinata dall’essere sola con lui che e si avvicina a me, mi poggia le mani sui fianchi e incolla il mio stomaco contro la cattedra. Quel rapido movimento fa volare i fogli che ci sono sopra e un portamatite si frantuma sul movimento.
    
    Nel contempo la mia gonna sale il tanto da mostrare i miei glutei a cui lui dà uno schiaffo ed anche un secondo dicendo “Ti insegnerò io ad essere tra le nuvole durante il mio corso!” e fa seguire un atro colpo.
    
    Quei colpi mi fanno soffrire ma mi piaceva e più toccava, più arrossivo e più mi piaceva.
    
    Godevo di quei colpi e la sua mano passa a schiaffeggiare anche la figa spendendo nell’aria il ...
    ... suono della mano che batte sull’acqua che ora è sbroda che ha preso a colare sulle mie cosce.
    
    Sono così eccitata che non capisco pi niente e lo lascio fare. Il mio solo desiderio è che mi porti in quel all’angolo dell’aula dove da fuori non ci possono vedere e mi scopi.
    
    Invece mi dice “Per oggi basta così. Continua a seguire le lezioni ed a studiare. Ti aspetto tra una settimana!”
    
    Quella sua frase fuori luogo mi fa esplodere di rabbia, mi eccita come una matta e mi lascia insoddisfatta. Mi aspettavo il suo cazzo almeno in bocca.
    
    Il mio carattere di ninfomane mi fa allungare le mani e slacciare la cintura, aprire i pantaloni e prendere il suo cazzo in mano ed infine dirgli in un orecchio “Non è possibile che mi lasci così prof!”
    
    Lo trascino nell’angolo che so essere molto poco visibile dall’esterno, gli apro i pantaloni, sgancio il bottone in vita, abbasso la zip e gli levo i pantaloni in un attimo per ritrovarmi con un cazzo piuttosto bello lungo 17/18 cm se largo 5.
    
    Non è male.
    
    Me lo metto in bocca e gli dimostro di essere una furia.
    
    Quanto a me strappo via i miei slip e mi infilo la mano nelle mutandine.
    
    Succhio a pompa come una matta e con un dito inizio ad andare avanti e indietro nella mia figa.
    
    Lui non resta indifferente e si abbandona al piacere che gli do gemendo sempre di più.
    
    Sento quel cazzo gonfiarsi e con la bocca lo masturbo.
    
    Io mi faccio allo stesso tempo un ditalino.
    
    Quando il mio orgasmo è prossimo lo è anche il suo. Lo so ...