1. A lezione di chimica


    Data: 24/09/2022, Categorie: Racconti sull'Autoerotismo, Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... ma svegliarsi la mattina presto mi viene difficile. Il mio banco non è tra i primi ed ho il vantaggio di essere dietro altri compagni, il che mi dà modo di accarezzarmi in tutta discrezione fino a quando l’insegnante mi sorprende e lo fa sempre in pieno orgasmo quando il mio viso è evidentemente trasformato e la mia attenzione rivolta ad altro.
    
    Solitamente ed anche stavolta Max si mette accanto a me. Anche lui è un bel ragazzo ma è alquanto timido e riservato ma non se si tratta di sesso. Ha la pelle marrone essendo mulatto, ha un bel taglio di capelli, indossa delle maglietta simpatiche e jeans in stile Metallica e una cintura con sulla fibbia un teschio, ha un piercing all’orecchio e uno sulla lingua. É in stile metal head ma ciò non gli impedisce di essermi simpatico.
    
    Ero appena entrata in aula ancora euforica per il bacio con il mio amico Valerio prima della lezione e ricordo il momento in cui ci siamo nascosti negli spogliatoi della palestra ed anche quando mi ha messo dentro quattro ‘paste’ rompendomi qualcosa nella figa tanto che dopo mi è stato difficile camminare. Al solo pensare a quella scopata la mia mutandina si sta bagnando. Sono abituata a sentirmi bagnata ed anche molto, soprattutto quando sono assorta nei miei pensieri erotici e che ciò avvenga in aula o fuori, su una panchina di giardini o sull’autobus, conta poco.
    
    Ora però sono in aula ed In quel momento l’insegnante mi vede distratta e mi chiede di che cos si stia parlando ma non rispondo. Era ...
    ... chiaro che mi ha vista poco attenta e mi richiama all’attenzione battendo anche la mano sul piano della cattedra.
    
    Max mi suggerisce sottovoce “H2O” per far sì che risponda all’insegnante e quindi possa rientrare nel dialogo educativo che si sta svolgendo in quel momento.
    
    Quel suggerimento per me è un lampo di genio e rispondo “H2O Signor … “ e la frase rimane monca; è l’unica cosa che so dire e tiro un sospiro di sollievo quando l’insegnante mi dice “Sei fortunata signorina!”
    
    A quella esclamazione rispondo con un sorriso birichino e lui aggiunge “Clio, ti puoi fermare alla fine della lezione? Avrei due parole da dirti”
    
    “Sì, prof!” parole dette sempre con piccolo sorriso ammiccante che mi piace sfoggiare sulle labbra per abbagliare la mia preda.
    
    Eh, sì! Ho deciso di darmelo.
    
    Lui è un uomo giovane che ha tra i 45 ed i 50 anni. Mi piace quel suo pizzetto sul mento che immagino sfregare il mio clito per eccitarmi delicatamente. Lui porta gli occhiali rotondi ed è molto bravo sia nello spiegare gli argomenti che valutare la preparazione di noi studenti.
    
    Dopo quello scambio di parole, lui riprende la lezione ed io torno ai miei ‘cattivi’ pensieri fino a quando suona la fine con il suono della campanella. Assorta com’ero a pensare a chi mi avrebbe scopata, non me ne accorgo ma è il mio compagno Max che mi dà una gomitata e mi dice che la lezione ed anche la mattina di lezioni è finita.
    
    Quando mi sollevo mi accorgo che ho gli slip gocciolanti e un alone scuro ...