1. A lezione di chimica


    Data: 24/09/2022, Categorie: Racconti sull'Autoerotismo, Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    Mi presento, sono Clio, ho 18 anni, sono alta poco meno d 1.60, peso 45 kg, ho un bel seno a pera i cui capezzoli puntano in avanti e che mi piace eccitarli ricevendone belle sensazioni. Ovviamente come tutte le ragazze sono depilata da tutte le parti. Indosso vestiti che valorizzano il mio corpo e preferisco le gonne e meno leggings o pantaloni.
    
    Mio padre mi ha chiamato così perché era sempre un fan dell’auto così chiamata dalla Renault ed anche forse come ricordo delle numerose scopate che si ha fatto sul sedile posteriore. L’auto in questione è la Clio. La prima l’ha avuta negli anni ’80 ed ora ne ha una in garage che ancora funziona ed è un’auto d’epoca. Lui la fa uscire raramente perché teme che si guasti e non vuol perdere un pezzo dei suoi ricordi.
    
    È un mio desiderio segreto poterla guidare quando avrò la mia patente, ma mi sa che resterà un sogno.
    
    Ma mia madre non voleva chiamarmi come un’automobile ma lui ha fatto di testa sua. Io penso che mi abbiano concepita durante una scopata fatta proprio in quell’auto.
    
    Con il mio fisico non passo inosservata, mi vesto in modo che tutti mi notino con tacchi alti appuntiti. Se mi dovessero incontri di notte nelle strade sicuramente mi prendono per una puttana e, se da un lato temo quello stato, dall’altra ne sono orgogliosa e mi piacerebbe esserlo.
    
    I miei compagni fin dalla scuola media di soprannome mi chiamano Clito a causa della mia avvenenza già notevole fin da allora. Per loro, stupidino, inserire una lettera ...
    ... T nel mio nome è stato facile e quindi ora dicono Clio clito. Ormai ci sono abituata e il mio carattere è adeguato al soprannome; per dirla in poche parole me lo porto bene.
    
    Valerio è uno dei ragazzi che mi ha appiccicato quel soprannome e per cercare di farlo smettere o di cambiarlo in meglio, un giorno l’ho messo contro l’armadietto della palestra della scuola afferrandolo per il colletto. Che fosse un bel ragazzo era ed è noto. È decisamente il più bel ragazzo del liceo e molte ragazze sono state scopate da lui ed anche io mi sono lasciata scopare e debbo dire che scopa molto bene, anche se ho visto di meglio. Così ha scoperto per esperienza diretta che ho un clitoride molto sensibile e che appena mi strofino vengo rapidamente. Con lui lo facciamo quando la voglia ci prende soprattutto negli spogliatoi della palestra quando lo spingo con le spalle contro l’armadietto e lui diventa un agnellino nelle mie mani. Per farlo arrapare basta poco: passo la gamba contro la sua e ciò ha l’effetto di sollevare la mia gonnellina scoprendo la mia coscia nuda. La prima volta ne è rimasto sorpreso ma ha voluto lasciarsi andare al gioco e non mi ha respinto e si è eccitato subito dandomi anche un bacio infuocato mentre la sua mano passava tra il mio vestito e il reggiseno titillando i capezzoli. Quella volta la campanella ci ha interrotto ed abbiamo smesso tornando in aula per la lezione di chimica.
    
    La mattina, alle prime lezioni, solitamente sono ancora addormentata e poco attenta ...
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