1. Capitolo 11 – La mia storia con una donna sposata


    Data: 22/09/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu

    ... felice e questo mi rendeva contento. Vero le 18:00 il sole sparì tra i monti e l’aria divenne un po’ freddina; Cristina s’alzò e volle andare nel bagno di un bar, che era in prossimità del lago, a sistemarsi e poi partimmo per tornare a casa. Durante la strada del ritorno ci fermammo a cenare a Santa Lucia di Piave in un ristorante molto caratteristico e alquanto raffinato. Il cibo era davvero ottimo e si poteva avere un ampia scelta di piatti e di menù. Pagammo e partimmo per casa. Arrivati a casa scaricai la valigia di Cristina e la portai direttamente in camera da letto. Scesi e notai che Cristina piangeva. Era triste perché ci dovevamo lasciare e dovevano passare ben due settimane per rivederci. Anch’io ero triste e malinconico e non volevo lasciarla. Ero stato troppo bene in questo fine settimana!
    
    C’abbracciammo e rimanemmo così per un tempo che non saprei quantificare; poi lei mi disse:
    
    “GianLuca vuoi fare l’amore con me?”
    
    L’accarezzai il viso e la baciai e dissi:
    
    “Ma certo amore che voglio fare l’amore con te …. Ti amo tantissimo ….”
    
    Salimmo in camera da letto e ci spogliammo e andammo a letto. Cristina indossava un completo di biancheria intima con reggiseno a balconcino e un seducente perizoma tutto ricamato. Notai che la pelle aveva un colore rosso tenue dovuto al sole del pomeriggio. Le tolsi la biancheria intima e iniziai a baciarla dalla testa ai piedi facendo una lunga sosta sulla figa, la feci girare di schiena e le diedi baci e succhiotti ...
    ... lunga la schiena. Misi una mano tra le gambe cercando la figa calda e trepidante, e infilai un dito, quando l’ho sentii dentro Cristina ebbe un fremito di piacere allargando le cosce. La masturbai lentamente per non interrompere il suo piacere ed intanto la baciavo mentre lei si muoveva godendosi ciò che le stavo facendo con il mio dito. La misi supina e scesi con la bocca per baciarle la figa, tutta depilata. Passai la lingua sulla fessura dove faceva capolino il prepuzio clitorideo, aprì le cosce più che poteva per farsela leccare bene e mi tuffai in quel dolce ben di Dio. Mi spostava la testa per farsela leccare bene.
    
    “Vengoo sììì … vengooo , ancoraa , ancoraa !!!!!“
    
    Gli spruzzi mi colpirono il viso. Il mio cazzo era duro da parecchio tempo, m’alzai per infilarlo. Cristina l’ho prese in mano per imboccarlo; spinsi e lei m’accolse con un:
    
    “Ohhhh finalmente !“
    
    Incominciai a muovermi con un movimento ondulatorio lento poi non so perché tirai su solo una gamba; tale posizione restringe la figa e la sensibilità aumenta. Cristina mi accarezzava tutto, aveva gli occhi chiusi e godeva, girava il capo ai lati e sussurrava qualcosa d’incomprensibile, avevamo preso un ritmo perfetto, il piacere era sublime per entrambi;
    
    “Vengoo … ancoraa, …. ancoraaa !!“
    
    Ma anch’io ero ormai arrivato al limite del piacere:
    
    “Vengoo Cristina vengoo!”
    
    Tirai fuori il cazzo riversai il mio seme sul ventre. Mi distesi supino e lei si distese sopra di me strusciandosi i seni contro il ...
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