1. Ilaria e la scommessa Azzurra: Italia-Belgio (Quarti)


    Data: 10/09/2022, Categorie: Incesti Racconti sull'Autoerotismo, Voyeur Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu

    ... dal bagno. All’ennesimo video di gattini, però, si decise finalmente a vestirsi, mettendoci una certa cura vista la serata che la attendeva… Era consapevole che, quando giocava la Nazionale, accadeva sempre qualcosa di speciale. Partì dall’intimo, che già aveva scelto da alcuni giorni: in valigia infatti aveva infilato anche la lingerie più sexy che possedeva, quella che solitamente usava per le grandi occasioni con il fidanzato. Si trattava di un completino nero che aveva comprato online sul sito di Obsessive, modello Firella: a comporlo un reggiseno nero di pizzo, con le coppe a triangolo finemente decorate e leggermente trasparenti – per un effetto vedo/non vedo molto sexy – insieme a un perizoma coordinato, quasi minimale. Tutte le volte che lo aveva indossato, Ilaria si era sentita bellissima, trovava che facesse davvero un lavoro superlativo nell’evidenziarle le curve, in particolare il fondoschiena. Il set era completato poi da un ampio reggicalze decorato, che tuttavia aveva deciso di lasciare a casa, considerato che mettere le calze con quel caldo sarebbe stata più che altro una tortura.
    
    Si infilò il perizoma, facendolo scorrere lungo le cosce e sistemandone per bene il filo in mezzo ai glutei, e dopodiché tolse l’asciugamano che aveva legato appena sopra al seno. Si era messa vicina al letto di Alessandro, che si trovava accostato alla parete opposta alle scale, a metà fra il suo e quello di Paolo. Si trattava della zona del soppalco più lontana dal piano di ...
    ... sotto, l’unica in cui era certa che qualche spettatore casuale non la potesse intercettare con lo sguardo. Se fosse passato suo zio, o peggio ancora suo padre, e l’avesse vista in quello stato di déshabillé, probabilmente sarebbe sprofondata dalla vergogna. A quel punto si vestì anche del reggiseno, sebbene non fosse così certa di usarlo, quella sera. Il motivo era presto detto: da quanto sostenevano tutti – anche Paolo l’aveva confermato – per la prima volta l’Italia non affrontava la sfida da favorita. «Il Belgio è al numero uno del ranking mondiale» le aveva detto suo cugino, cosa che peraltro l’aveva stupita non poco, visto che non ricordava di averlo mai visto vincere un Mondiale o qualche grande evento. Ma d’altra parte, lei che ne capiva di calcio? Si era chiesta, dunque, quante fossero le possibilità che l’Italia facesse tanti gol. Poche, pensò. E poiché quel finale della partita con l’Austria le sarebbe piaciuto replicarlo, se non addirittura superarlo, non voleva vestirsi di troppi strati. Aveva pensato allora di sfruttare quell’abito corto e aderente, colore rosso fuoco e dotato di profonda scollatura, che aveva messo in valigia per sicurezza, così da avere almeno una cosa carina da mettere in caso di serate particolari. Un abito che funzionava sicuramente meglio se indossato senza reggiseno.
    
    Ovviamente, non aveva alcuna intenzione di metterlo finché i genitori non fossero usciti. Nell’attesa, dunque, si infilò due delle prime cose che trovò fra i suoi vestiti: un ...
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