1. Un tranquillo week-end di umiliazione.


    Data: 18/06/2018, Categorie: Trans Feticismo Sesso di Gruppo Autore: CagedSissyCuck, Fonte: xHamster

    ... invece mi rivolge un sorriso amichevole, mentre ci si stringe la mano.
    
    Parlano entrambe italiano, ma dalla loro pronuncia è evidente come nessuna delle due lo sia. La bionda ha un accento che non individuo bene, forse slavo, forse nordico, mentre quello dell’altra suona inequivocabilmente francese.
    
    Il mio accompagnatore si eclissa pregandoci di aspettare lì per qualche minuto ancora. Mi siedo su una poltrona. Segue un silenzio imbarazzato che dura qualche minuto. Sono grata ad Aurora quando, rivolgendosi a me, chiede gentilmente:
    
    “E’ la prima volta che vieni qui?”
    
    “In effetti si. Per voi non lo è?”
    
    “Questa è la mia terza volta, non c’è di che preoccuparsi, vedrai… e poi pagano bene.” Risponde Aurora. La bionda glaciale si limita a fare cenno di no con il capo.
    
    Sto meditando su quale domanda rivolgere loro per avere qualche dettaglio in più, ma veniamo interrotte dal ritorno del panciuto anfitrione.
    
    “Ragazze, vogliate avere la compiacenza di seguirmi, prego.”
    
    Ma questo è uscito da un romanzo ottocentesco… o cosa?
    
    Ci alziamo all’unisono e lo seguiamo in una stanzetta adiacente, una specie di spogliatoio. Proprio come in uno spogliatoio infatti ci sono armadietti metallici contro le pareti e un paio di panche al centro.
    
    “Spogliatevi qui, indossate solo le scarpe e lasciate pure i vostri effetti personali negli armadietti, nessuno li toccherà. Quando siete pronte raggiungetemi pure in salone.” Detto ciò, scompare un’altra volta, chiudendosi la porta ...
    ... alle spalle.
    
    Comincio a spogliarmi timidamente, spero di non dare l’impressione di essere troppo a disagio, come in effetti un po’ sono. Mi aiuta il vedere che loro, invece, non manifestano alcun imbarazzo.
    
    Non posso fare a meno di ammirare loro corpi tonici e completamente depilati. Per fortuna sono stata in salone ieri per una ceretta totale e una seduta di lampada abbronzante…
    
    Sostituiamo le scarpe con cui siamo arrivate con altre di foggia decisamente più sexy ed arrapante, per il resto rimaniamo completamente nude come richiesto:
    
    “Pronte? Andiamo?” Fa Aurora, con quel suo accento francese così sexy, e ci fa strada.
    
    Stiamo per entrare in salone, dove ci è stato dato appuntamento. Non so davvero cosa aspettarmi.
    
    La prima cosa che noto è la discreta eleganza degli arredi, niente di sfarzoso, ma è evidente come qui di soldi debbano scorrerne, e parecchi. Seduti sugli enormi divani in pelle rivolti verso un grande camino (spento), una mezza dozzina di convitati, vestiti di tutto punto, conversano amabilmente sorseggiando bevande da bicchieri di cristallo. Al nostro ingresso tutti si interrompono, volgendo lo sguardo su di noi. Mi sento come al mercato delle schiave, se rendo l’idea…
    
    Sono tutti signori di una certa età, non credo ci sia nessuno sotto ai sessanta. Ci guardano con un misto di sfrontata arroganza e beata cupidigia.
    
    Tra i babbioni distinguo il tizio che ci ha ricevuto prima e, fortunatamente, il mio amico. La cosa mi rincuora.
    
    Ci viene ...
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