1. Un tranquillo week-end di umiliazione.


    Data: 18/06/2018, Categorie: Trans Feticismo Sesso di Gruppo Autore: CagedSissyCuck, Fonte: xHamster

    ... e veloci. La solidità del letto ne è messa a dura prova. Non posso che arrendermi e aspettare che finisca. Fortunatamente ci mette poco: con un ultimo paio di affondi si svuota dentro di me, poi si discosta, rigirandosi.
    
    “Contenta? Ora vai che ho bisogno di dormire ancora…”
    
    Non me lo faccio ripetere due volte e guadagno rapidamente il corridoio, lo percorro velocemente nel più classico dei “cammini della vergogna”, incurante dello sperma che sento colarmi tra le gambe. Raggiungo finalmente la camera e mi chiudo dietro la porta. Greta è a letto che dorme, avvoltolata nel lenzuolo. Di Aurora ancora nessuna traccia. Solo mentre sono sul bidet impegnata in un accuratissimo lavaggio, la sento rientrare. Finisco le mie abluzioni prima di cederle il bagno. Ha profonde occhiaie e l’aria distrutta, mentre mi saluta con un cenno del capo. Deve esserle andata decisamente peggio che a me.
    
    Passiamo tutto il resto della mattinata, e oltre, a dormire. Di là si sentono rumori di mobili spostati e di aspirapolveri. Deve esserci in giro una squadra di pulitori: ulteriore ragione per rimanersene chiuse qui.
    
    Deve essere ormai pomeriggio inoltrato, quando ad una ad una ci alziamo per andarci a dedicare alle nostre abluzioni. I rumori sono cessati. Attendiamo in accappatoio che vengano a comunicarci qualcosa.
    
    Per l’ennesima volta è il nostro anfitrione preferito che viene a trovarci, di nuovo impeccabilmente vestito. Ci scorta alla stanza degli armadietti affinché possiamo recuperare le nostre cose e rivestirci. Su di una delle due panche, tre buste chiuse con i nostri nomi scritti a penna sopra: i soldi pattuiti.
    
    Prima di raggiungere Carlo in macchina per far ritorno a Roma, nel salutarmi con le ragazze, scambio con loro i numeri di cellulare.
    
    “Vieni a trovarci, se passi per Firenze, ci farebbe piacere”
    
    “Anche voi, se doveste passare da Roma. Ne avrei piacere anch’io.”.
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