1. 1987 - Gianna... che storie!!!


    Data: 15/06/2018, Categorie: Maturo Anale Prime Esperienze Autore: PlutoTrieste, Fonte: xHamster

    ... fattorino che le da una mano.- le dico, prendendo una seconda borsa. - Ci penso io a portargliele su.-
    
    - Sei veramente un tesoro!- mi dice, precedendomi verso l'uscita ed aprendomi la porta.
    
    - Molto volentieri, per lei.- Le rispondo, del tutto sincero. A parte la faccenduola della “nave scuola”, l'aiuto davvero molto volentieri: è veramente sempre costretta a fare tutto da sola...
    
    - Saprò sdebitarmi!- Dice poi, premendo il pulsante del piano.
    
    - Si figuri!- Borbotto, facendo spallucce. Ma la conosco abbastanza da sapere che davvero troverà il modo di sdebitarsi, ed un brivido di eccitazione mi invade lo scroto.
    
    - Già già!- si limita a dire, mentre l'ascensore parte e dopo neanche un minuto ci scodella al terzo piano.
    
    Mi apre la porta di casa e me la tiene aperta per farmi entrare.- In cucina, se non ti è di troppo disturbo.- Mi fa.- La strada dovresti conoscerla.-
    
    Piazzo le borse dove mi ha chiesto. - Vado a prendere le altre due, Signora.- Annuncio, sgusciandole di fianco e rifacendo al contrario la strada appena percorsa.
    
    - Grazie, caro, io nel frattempo inizio a sistemare la roba.- Sento che dice, mentre esco sul pianerottolo.
    
    Tra ridiscendere nel parcheggio e ritornare su, ci impiego al massimo cinque minuti. La porta è appena accostata ed entro di filato, chiudendomela alle spalle con un calcetto.
    
    Raggiungo la cucina ed appoggio le borse accanto alle prime due, ancora intonse. Di Gianna nemmeno l'ombra.
    
    - Signora Gianna?- la chiamo.
    
    - ...
    ... Arrivo subito. Dammi un minuto. - Fa lei. É in camera da letto.
    
    - Boh!- dico fra me e me. Già che ci sono inizio a tirare fuori la spesa dalla prima borsa, poggiando ordinatamente il contenuto sulla credenza.
    
    - Ma che fai? Ti metti pure a mettere via tutto!?- mi dice, un momento più tardi. Si è cambiata, indossando il suo solito abitino da massaia, questa volta a quadrettini bianchi e rossi, stile tovaglia da osteria. Non le donano molto, quegli abiti: è carrozzata molto bene, ma con quagli stracci addosso sembra un manichino della Standa.
    
    - Servizio completo, no!?- rispondo, con una risata. - Altrimenti come mi guadagno la mancia?- Ho appena finito di dirlo, che mi pento immediatamente: è una frase un po' ambigua da dire, soprattutto visto il nostro rapporto clandestino.
    
    - Ah, perciò lo fai solo per la mancia!?- Ribatte lei, pronta, incrociando le braccia sul seno prosperoso e battendo ritmicamente un piede per terra.
    
    - Ma no... non intendevo... cioè, era uno scherzo!- Balbetto. Mi seccherebbe davvero che pensasse che l'ho fatto solo per ottenere i suoi favori. Che mi ha giù accordati, inoltre.
    
    - Quindi, non lo fai per la mancia?- mi chiede, seria, quasi incazzata.
    
    - Certo che no!- Rispondo di slancio.- Mi fa davvero piacere darle una mano.- Preciso, mentre il brividino che mi era venuto prima scompare come neve al sole: stavolta ho toppato di brutto!
    
    Lei mi guarda in cagnesco ancora qualche istante, poi vedo che si morde una guancia ed infine si mette ...
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