1. 1987 - Gianna... che storie!!!


    Data: 15/06/2018, Categorie: Maturo Anale Prime Esperienze Autore: PlutoTrieste, Fonte: xHamster

    ... poi 'sta delinquente mi da il colpo di grazia. Accende Consolazione al massimo e se lo lascia piantato in figa fino in fondo.
    
    La vibrazione è una scarica di corrente che mi attraversa l'uccello. Le vengo nel retto di botto, senza assolutamente poter far nulla. E lei viene assieme a me, a bocca spalancata ed occhi strizzati, gorgogliano il suo piacere nel copriletto.
    
    Mi sfilo lentamente dal suo corpo e mi butto accanto a lei, riprendendo fiato. Lei si stende a pancia sotto, con ancora il vibratore infilato nella pancia. Mi guarda di sottecchi e mi sorride.
    
    - Mai fatta una telefonata con Tullio così piacevole.- Afferma. Si infila una mano sotto alla pancia e si sfila il vibratore.- Spero proprio che telefoni anche la prossima volta che scopiamo. Non sono mai stata tanto bene dopo averci parlato.-
    
    Io la guardo dubbioso. - Non farebbe prima a non averci più a che fare?- mi scappa. Poi serro la bocca e socchiudo gli occhi: forse mi sono spinto troppo oltre, questa volta.
    
    - Già!- mormora lei, dopo un lungo minuto di silenzio.- Forse non hai tutti i torti.-
    
    UNA CORSA IN BUS
    
    - Dai, forza! Salta su, è questo.- Mi dice Gianna, dandomi una spintarella verso il bus che si è appena fermato.
    
    É stracarico di gente ed abbiamo decisamente qualche difficoltà ad incastrarci.
    
    - Bel passaggio che ti do, sta volta.- Fa Gianna, voltando indietro la testa per guardarmi in faccia, con un sorriso mesto.
    
    - Non è di certo colpa sua, se il motore si è piantato.- Le ...
    ... rispondo, ricambiando il sorriso altrettanto mestamente. Ultimamente ha preso l'abitudine di venire ogni tanto a prendermi quando finisco l'allenamento pomeridiano. Ed ovviamente troviamo il modo di svagarci un po', magari allungando di qualche chilometro la strada verso casa facendo una svisata in Carso. Di stradine nascoste e posticini appartati ce ne sono quanti si vuole.
    
    Ma oggi il motore della sua asmatica AlfaSud color marrone merda ha deciso di lasciarci a piedi, quindi, dopo aver chiamato il carro attrezzi, ci tocca ritornare a casa con l'autobus. E per di più piove a dirotto, quindi il traffico è ingolfato e gli autobus stracarichi di gente.
    
    Siamo talmente stretti che me la ritrovo appiccicata contro la pancia ed il petto. Non che mi dispiaccia il contatto, anzi, ma preferirei di gran lunga se fossimo soli... e possibilmente nudi.
    
    Il solo pensiero mi fa eccitare e di certo la pressione del suo magnifico culo contro l'inguine non aiuta a mantenere la calma.
    
    - Vieni.- Mi fa.- Forse riusciamo a piazzarci in quell'angolo.- Indica con il mento verso un lato del bus, nella parte posteriore. Essendo distante dalle porte di salita e discesa è leggerissimamente meno affollato, ed in effetti in uno degli angoli dovremmo riuscire a stare abbastanza comodi e, soprattutto, ad evitare di farci schiacciare dalla ressa.
    
    Chiedendo permesso e sgomitando un po', riusciamo a raggiungere quella minuscola oasi di pace, dove ci sistemiamo abbastanza bene. Incastro il borsone da ...
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