1. Giudizi indecifrabili


    Data: 15/06/2018, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... spalancate. Le cosce sulle tue spalle, giacché hai cominciato ad alimentarti del mio sesso bagnato di te, mentre io cominciavo a tremare sempre più forte fino a che il piacere m’ha liberato sconquassandomi le viscere. Il sesso goduto così a fondo diventa veramente il dolce meraviglioso, il benessere magico, l’appagamento inaspettato e violento che toglie ogni male rinfrancandomi, poi ci siamo ripresi, ricomposti, rivestiti e così il tempo &egrave passato. Meno male che siamo arrivati a destinazione, appena sistemata la macchina tu m’apri la portiera e io ti chiedo:
    
    ‘Per favore, guardami bene, sono a posto?’ – tu con un’occhiata alla profonda scollatura e una alle labbra manifesti in modo entusiasta:
    
    ‘Non sei mai stata così bella. Ti si legge in faccia che hai appena fatto l’amore, perché hai l’espressione soddisfatta d’un gatto che mangiato bene, anzi, ad ascoltare attentamente si può sentire la tua ‘micia’ che fa le fusa’.
    
    Ridiamo, frattanto mi baci sul naso, poi stretti uno all’altra ci presentiamo all’entrata della grande sala, in cui tanti miei colleghi siedono già ai loro posti impegnati nel divorare gli antipasti. Qualcuno s’alza per salutarci e in quel mentre ti vedo. In realtà non avresti dovuto esserci a questa cena, giacché pensavo che fossi a Como, invece eccoti là con i tuoi capelli rossi splendenti d’oro antico da cherubino, in quanto sono una fiamma che mi brucia letteralmente anche a distanza. Nel frattempo dialogo con qualcuno che non guardo neppure ...
    ... in viso, mentre tu come evocata dal desiderio ti volti, mi vedi, t’alzi e vieni verso di noi. Dio come sei bella: indossi un indumento color viola chiaro che spicca sulla tua pelle bianca, &egrave un vestito degli anni sessanta molto aderente, con la scollatura profonda e quadrata con uno spacco nella gonna che ti permette di camminare, poiché &egrave discreto e perfino molto bello da vedere.
    
    Sei piccolina nonostante i tacchi alti, piccola e morbida, perché il seno sembra esplodere dalla stoffa, i fianchi ondeggiano al tuo cammino, il ventre morbido un poco sporgente &egrave per me un’attrazione fatale, in quanto noto gli sguardi elettrizzati e ottimisti dei maschi che ti seguono con evidente piacere, viceversa quelli delle donne lo fanno sì, ma con altrettanta asprezza e con un evidente e indubbia acidità tutta femminile. Il ricordo del nostro tempo insieme mi fa diventare molli le gambe, tu mi saluti baciandomi la guancia, intanto saluti Gino con un abbraccio amichevole, perché subito dopo:
    
    ‘Coraggio, avvicinatevi, accomodatevi presso il nostro tavolino, giacché ci sono dei posti disponibili. Sai Domitilla, sono realmente soddisfatta di rivederti, per questo ho fatto di tutto per esserci stasera, anche se Berto non voleva portarmi, perché diceva che mi sarei sconsolatamente annoiata e vivamente scocciata’.
    
    Io sorrido ripensando ai nostri due giorni di qualche settimana fa, trascorsi insieme nel rifugio in mezzo ai boschi: ricordo il tuo profumo e il tuo corpo nudo. ...