1. Festa di compleanno


    Data: 07/08/2022, Categorie: Sentimentali Autore: Lizbeth Gea, Fonte: EroticiRacconti

    ... movimento, esplode in un urlo impetuoso. Riesco e succhio le labbra. Mi fermo un attimo ad ascoltare il suo respiro ansimante. Infilo due dita dentro, le uncino e la masturbo. Lei si mette la mano sulla passera. Capisco quando una donna è eccitata e lei sta impazzendo. Mi rialzo le infilo le dita in bocca – “leccale” – lei lo fa subito – “Dove hai rubato i miei stivali preferiti?”
    
    Valentina: Oddio se n’è accorta ora che le dico, devo mentire ancora. “Beh". com..” – Balbetto raramente, faccio un grande respiro e sputo il rospo – “Una settimana fa era il mio compleanno, me li ha dati tua madre” – Lei non risponde, forse se l’è bevuta. La vedo sdraiarsi sul letto apre le gambe e si tocca la figa.
    
    Elisabetta: Sono sul letto, mi tocco, mi è venuta una idea malsana, ma la voglio mettere in pratica. Batto la mano sul letto, esattamennte davanti alla mia passera – “Metti il piede destro qui”.
    
    Valentina: Ora cosa vuole questa pazza, sono stata pagata, obbedisco.
    
    Elisabetta: “Quella stronza ti ha dato i miei stivali preferiti, dopo me li restituirai”. Lo dico serialmente, ci sono affezzionata – “Ora pero ti faccio vedere come si usano” – Dopo averlo detto l’afferro per la caviglia e faccio premere la punta dentro di me, sembra sconvolta. L’attraggo ancora con più forza e inizia a scoparmi, mi penetra, urlo.
    
    Valentina: Da questa puttana non si finisce mai d’imparare, vuoi giocare allora giochiamo. Spingo la punta sempre più in profondita, si agita, la insulto – “Sei una ...
    ... puttana e sai di esserlo” – Mi guardo in giro e trovo una maglietta, l’annodo e la uso come frusta. La sbatto sulle tette, lei non si lamenta. In certi casi uomini e donne non sono diversi, tutti amano un po’ di dominazione, un po’ di dolore. Se l’è piaciuta la punta, penso che apprezzerà il tacco. Metto la suola sopra la passera e la stropiccio come se dovessi spegnere una sigaretta. Sento un ti amo, penso di aver capito male. Mi afferra la caviglia con entrambe le mani. Avvicino la punta del tacco, sarà larga 3 cm, e la penetro lentamente. La vedo piangere, mi sa che le ho causato dolore fisico, ma mi trattiene dentro. Quindi la scopo. Faccio scivolare quel pezzo misto di cuoio e gomma dentro di lei. Ansima, si tocca le tette, si morde la lingua. E’ piacevole comandare il gioco, ma dura poco. Fa uscire quel coso inanimato dalla sua figa, spinge la mia gamba verso l’alto. Cado per terra, per poco non sbatto la testa.
    
    Elisabetta: Il momento appena trascorso è stato fantastico, ma le devo far capire chi comanda in modo definitivo. E’ pur sempre il mio compleanno. Mi avvicino, per fortuna non si è fatta nulla, gli metto il mio piede nudo in bocca – “Leccalo” – Non aspetta un secondo, passa la lingua tra le mie dita del piede. Lo facco scivolare verso il basso, gioco sul capezzolo destro con il mio alluce. E’ la volta della pancia e poi della vagina, la penetro come ho fatto lei in precedenza. Ogni volta che spingo le mie dita dentro di lei, il suo seno balla. Mi ricordo di ...
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