1. Festa di compleanno


    Data: 07/08/2022, Categorie: Sentimentali Autore: Lizbeth Gea, Fonte: EroticiRacconti

    ... inesperta premere sulla mia figa e la leccata inizia. Sento che è molto inesperta, ma non so perchè questo mi eccita di più, penso anche che in futuro avrà modo di migliorare. Oltre alla lingua sento due dita che cercano di insidiarsi dentro di me faticosalmente.
    
    Valentina: Ci siamo, sto facendo il mio lavoro, quello per cui sono pagata, ma sento che questa volta è diverso, sento che mi piace farlo. Lei mi piace molto, e la cosa non dovrebbe succedere. Mi lecco le dita e gli le infilo nella figa, la sento gemere. Mi afferra i capelli con molta forza, sembra che me li voglia strappare. Spalanca sempre di più le gambe, io agito le dita sempre più velocemente, poi rallento. Sono stata pagata fino a domani mattina, sempre se lei voglia. Scorro la lingua lungo i suoi addominali, fino ad arrivare sul suo seno. Il mio struscia sulla sua passera, sobbalza.
    
    Elisabetta: Oddio che brivido, cosa è successo, guardo verso la mia amante e vedo che sta accarezzando la mia passera con il suo enorme seno, anzi penso di sentire i suoi capezzoli sul mio clito. Certo che ho una forte immaginazione. Cerca di baciarmi, la blocco – “Ti prego scopami con le tette” – lei sorride e inizia a scorrere quel davanzale sulla mia passera e mi sembra d’impazzire. Intanto le sue labbra mi succhiano i capezzoli. Mi sto innamorando, ma che cazzo penso. Sento dei brividi, ma non è l’eccitazioni, la serata sta rinfrescando. La bacio e le dico di alzarsi. Siamo mezze nude, lei completamente, tranne che ...
    ... per degli stivali che mi sembra di riconoscere, non mi sembra il caso di rintrare nella sala principiale. L’accompagno verso una porta finestra e la faccio entrare nella stanza degli ospiti. E’ buio, accendo la lampada che so essere sulla sinistra, e la bacio.
    
    Valentina: Appena accende la luce noto per la prima volta i suoi stupendi occhi azzurro mare, sembranno illuminati dal fuoco. Ci baciamo, ci palpiamo, e le sfilo il vestito, ha un corpo di marmo, mamma mia. Stavolta è lei quella che s’inginocchia, mi fa girare e mi lecca li sedere, anzi me lo morde. E’ così vorace che sembra che si stia gustanto un Crispy McBacon, mi allarga le grandi labbra e mi possiede con la lingua. Non ho mai avuto una cliente così capace, sto godendo per la prima volta. Vuoi dire che la mia attrazzione verso le donne è quacosa di più, molto di più, di un semplice apprezzamento.
    
    Elisabetta: Credo che le sta piacendo la mia lingua, la sua figa sembra una grondaia durante una giornata di pioggia. Metto le mani sugli stivali e li riconosco, ma come è possibile? Ora non è il momento di fermarsi, anzi. Accarezzo lentamente la sua vulva, le mie dita l’accarezza dolcemente, la bacio all’interno della coscia, e mi avvicino lentamente alla passera, le bacio il clito e le soffio dentro la vagina. L’annuso. Con la lingua sfioro a ripetizione le labbra esterne e interne dal basso verso l’alto, sfioro il clitoride. Spingo dentro il muscolo con decisione. Lei fino allora era stata silenziosa, ma dopo quel ...
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