1. La marchesa di colfiorito - 2


    Data: 05/08/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... sonno, quando si ritrovarono fianco a fianco.
    
    “E tu non ne hai mai abbastanza…”, ghignò altrettanto affettuosamente Tommaso.
    
    “Già, e un bravo scudiero dev’essere pronto…”
    
    “E premuroso a soddisfare i bisogni del suo signore. – lo interruppe Tommaso -
    
    E il mio signore è soddisfatto del suo scudiero?”
    
    Ormai erano entrambi svegli, svegli e sudati come non mai.
    
    “Beh, potrebbe fare di meglio.”, rispose quello.
    
    “E come?”
    
    Rodolfo gli prese la mano e se la portò all’inguine.
    
    “Accidenti, mio signore! – esclamò Tommaso, incontrando e stringendo la sua convulsa erezione – Mentre io mi pascevo del tuo corpo, ho tralasciato di farti godere.”
    
    “E questo è imperdonabile.”
    
    “Vuoi?...”, fece Tommaso prendendoglielo in mano e accennando a fargli una sega.
    
    “No no, no, no… - lo fermò Rodolfo – non te la caverai così facilmente, non stavolta che ti sei approfittato di me, mentre dormivo.”
    
    “E come posso farmi perdonare, mio signore?”, resse il gioco Tommaso.
    
    Rodolfo non rispose. Tornò a baciarlo e mentre le loro lingue si cercavano, allungò una mano a carezzargli con dolce fermezza le natiche sode, insinuando le dita nello spacco e cercando il buchetto.
    
    Tommaso capì subito l’antifona e si irrigidì. Si aspettava da un momento all’altro una simile richiesta; e la cosa un po’ lo metteva in apprensione. Non che la rifiutasse per motivi più o meno etici o religiosi: quelle cose erano state superate da un pezzo: a fargli paura era il dolore che, temeva, avrebbe ...
    ... sofferto per far entrare un coso grosso come quello di Rodolfo e per nulla lo rassicuravano i suoi mugolii di piacere, quando lui lo inculava.
    
    “Lo farai per me?”
    
    Tommaso non rispose.
    
    “Non temere, - proseguì Rodolfo, quasi indovinando il motivo della sua apprensione – non ti farò male… forse un po’, ma solo all’inizio… e passerà subito… Poi sarà bellissimo… fidati di me.”
    
    E con queste parole, lo indusse a mettersi sulla pancia, mentre lui gli si stendeva al fianco e cominciava a carezzargli con voluttà il culetto carnoso. Per reazione, il giovane strinse con forza le chiappe, ma Rodolfo continuò a lisciarlo, sussurrandogli all’orecchio dolci paroline.
    
    E mentre le sue carezze si facevano sempre più impudiche, Tommaso prese pian piano a rilassarsi, fino a permettere a quella mano indiscreta di scivolargli nello spacco e sfiorare con noncurante leggerezza il buchetto fremente. A quel punto, Rodolfo si bagnò un dito di saliva e prese a sfregarne delicatamente la punta sull’apertura dell’orifizio, finché le labbruzze grinzose si dischiusero e con un bacio lo ingoiarono a metà.
    
    “Oh!”, gemette Tommaso.
    
    “Ti faccio male?”
    
    “No…”
    
    “Vuoi che continui?”
    
    “Sì, ti prego…”, sospirò Tommaso, mentre il dito di Rodolfo scompariva per intero dentro di lui, ingoiato e digerito.
    
    “Bravo… - sorrise Rodolfo, mordicchiandogli il lobo dell’orecchio - Vedrai che bello fra poco....”, e continuò con le dita, due adesso, ad aprirgli il buchetto.
    
    Ed effettivamente, dopo un ...