1. Il maestro di solletico


    Data: 31/07/2022, Categorie: Feticismo Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti

    ... femminilità, a spogliarla di tutti i suoi misteri. Che ti prende, Anna, che ti prende? Cos’è questo strano tumulto nella pancia? Cos’è che sta montando, dentro di te, in questa festa di paese? Possibile? Possibile ritrovarsi così oscenamente eccitata, bagnata e indifesa in un momento così inopportuno?
    
    Se il corpo è una mappa geografica le zone erogene sono terre promesse, americhe leggendarie e sconosciute, il giorno destinato a scoprirle è un mistero, l’istante esatto in cui il quadro cade e il suo frastuono sembra eterno.
    
    Anna riapre gli occhi e si ritrova a tu per tu col suo boia, con il suo sguardo acceso e fin troppo consapevole, quasi lo implora, nascosta dalle lenti scure, smettila, ti prego, oppure continua, portami oltre il limite e metti fine a questo supplizio.
    
    Lui non le risponde ovviamente, la guarda e continua a blaterare frasi che non hanno più senso, lontani sono ora gli applausi e le risate, ora sembra tutta una cosa fra loro due.
    
    La concessione dello spettacolo in corso consente all’attore ciò che in altri contesti sarebbe stato impensabile, toccare i bei piedi di una donna, guardarli mentre si esibiscono in una danza selvaggia e incontrollabile, percepirne magari l’odore, mentre la barba della piuma scivola sulla pelle levigata, osservare da vicino la geometria scultorea che rappresenta infinita bellezza per tutte le persone in grado di leggerne la meraviglia. A pochi centimetri dai suoi occhi, dalle sue orecchie, una donna si contorce braccata ...
    ... dal suo gioco diabolico, se il pubblico improvvisamente sparisse tutto questo diventerebbe qualcos’altro.
    
    Se davvero la smettessero di sbellicarsi in quel modo, se i pargoli interrompessero il loro continuo frignare, se la musica che arriva dagli altri stand si placasse di colpo forse potrebbero accorgersi che la scena sta prendendo una piega assurda, che il corpo di quella donna è in preda ai sussulti di un’esplosione invisibile e imminente, che sta per sfigurare la sua dignità, le gambe le tremano, la bocca si spalanca ad azzannare l’aria, i suoi piedi esposti al pubblico ludibrio sembrano posseduti, si tendono, lasciando sbocciare le dita come petali di un fiore selvatico, le unghie rosse a brillare negli occhi di tutte quelle persone, le linee curve sfumano il loro abituale disegno armonioso, è una tortura, la più forte che c’è, il precipizio oltre il quale sentirsi davvero nudi di fronte a tutti, il piacere che ci rende semplicemente animali.
    
    Un altro graffio delle dita del boia e Anna ride senza più controllarsi, un’altra carezza morbida di piuma e la sua risata si trasforma in un gemito ansimante, proprio qui, nel bel mezzo di una fiera colorata, un universo festoso al cui centro ora c’è solo lei, corpo braccato dalla propria intima natura, il suo sesso quasi incandescente, le labbra che si contraggono umide e pulsanti. Godere? Proprio adesso? Proprio ora che la diga sta cedendo e i suoi umori colano da ogni crepa, ora che sta per regalarsi, a tutta quella gente, ...
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