1. Il maestro di solletico


    Data: 31/07/2022, Categorie: Feticismo Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti

    ... rigide difese, ride, urla, lo implora di smettere e ride di nuovo, in un modo quasi sgraziato.
    
    Ridono tutti a dire il vero, che l’allegria è sempre contagiosa, ride suo marito e anche i suoi figli, vedere la mamma in quella situazione dev’essere particolarmente esilarante.
    
    L’unico che non ride è il mattatore della festa, che per un attimo stringe gli occhi sulla sua preda, forse concentrato dal ruolo che deve pur sempre mantenere.
    
    Anna, come detto, non ha niente da confessare e il boia annuncia a gran voce che è tempo di passare al livello successivo, prende una grossa piuma d’uccello, la mostra al pubblico per poi tornare dalla sua vittima, lasciandogliela scorrere fra le piccole dita dei piedi, una stimolazione tanto delicata quanto diabolica ed evidentemente efficace.
    
    Perché mentre l’allegria torna a veleggiare sugli spettatori, qualcuno applaude, altri lo esortano a osare ancora di più e nessuno evidentemente si accorge che gli urli della bella Anna di tanto in tanto risuonano diversi, solo apparentemente incomprensibili.
    
    Certe vocali aspirate, che si arrampicano frenetiche l’una sull’altra per poi soffocare sotto a una goffa risata, sembrano suoni molto più adatti a una calda camera da letto che a una piazza di paese.
    
    Quando poi il boia innesca una nuova diavoleria, rovesciando la piuma per “scriverle” sulle piante dei piedi una sorta di “confessione”, tra le convulsioni e le risate strozzate di quella donna si perdono consonanti inceppate che ...
    ... sembrano dei veri e propri gemiti, i singhiozzi di uno strano e inaspettato godimento. Non la carezza sonora che annuncia l’eccitazione, piuttosto un graffio incontrollato, che parla di piacere strappato a forza dal corpo, ecco, questa sì che è una vera e propria tortura.
    
    Sono suoni così leggeri che è impossibile per tutti rendersene conto, per percepirli bisognerebbe essere lì, accanto a lei.
    
    È lo stimolo, sicuramente, ma è anche la situazione, si sente esposta, esibita, spogliata dal proprio pudore, continua a contorcersi e le sue resistenze crollano, una dopo l’altra, sembra questo di colpo il modo di leggere la sua vita al contrario, una femmina scomposta e, in qualche modo, selvaggia.
    
    La piuma torna a scorrerle fra le dita, poi lungo la pianta, sembra un’infinita lunghissima estenuante carezza che arriva dritta al cuore e lo scioglie, inondandole tutto il corpo, un fiume in piena che brulica sotto la pelle e corre minaccioso verso la diga fragile delle sue cosce serrate.
    
    Ride, mentre lui la interroga sui suoi presunti peccati, apre gli occhi e vede tutti quegli uomini che la guardano, inarca i piedi, raccoglie le dita per resistere alla tensione e in alcuni di quegli sguardi riconosce il fuoco del desiderio.
    
    Chiude gli occhi allora, scuote la testa sforzandosi di sentirsi sola, quasi si vergogna, se potesse confesserebbe davvero di tutto, il buio però, amplifica di colpo gli altri sensi, dopo la piuma ritorna la mano, la mano di un maschio ad accarezzare la sua ...
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