1. Il maestro di solletico


    Data: 31/07/2022, Categorie: Feticismo Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti

    ... ora che sta per stravolgere ogni cosa con l’onda di un incredibile orgasmo, l’orgasmo di una perfetta sconosciuta che sta per urlare la sua identità di donna, animale, femmina, ora che più che mai si mostra viva, ora che finalmente si libera, ora che l’uomo, un attimo prima che quell’universo le esploda fra le cosce si alza in piedi e chiede a tutti di fare un forte applauso per la nostra Anna!
    
    Donna sola..
    
    che improvvisamente è solo una donna..
    
    corpo inerme, prosciugato dal piacere..
    
    la testa.. la testa è come fosse evaporata..
    
    le labbra spalancate.. istantanea di un ruggito spezzato..
    
    i muscoli del corpo tesi..
    
    proiettati verso l’impossibile..
    
    un lungo sospiro.. quasi commosso..
    
    già orfano di quell’orgasmo interrotto..
    
    e per sempre negato..
    
    gli applausi che riemergono dalla nebbia, quasi fastidiosi, sempre più vicini, sempre più forti.
    
    Il mondo sembra scampato a una deflagrazione, forse per questo tutti battono le mani di sollievo; l’uomo libera Anna dalla sedia di legno, la ringrazia e le concede il tempo di rimettere le scarpe.
    
    Lei è visibilmente frastornata, dietro un timido sorriso nasconde tutto lo smarrimento che per pochi minuti ha rovesciato la sua identità.
    
    Ora è in piedi e viene celebrata per essersi prestata al gioco, il boia le riconsegna la borsa, fa un piccolo inchino e la congeda, chiedendo già al pubblico se c’è qualche altro volontario per la terribile tortura del solletico. In molti, ovviamente, se la danno a ...
    ... gambe, soprattutto le donne, chissà perché.
    
    Sulla via del ritorno, in silenzio, mentre il calar della sera spegne qualsiasi festa e rende tutti un po’ più soli, i bambini dormono beatamente sui sedili posteriori della macchina, il papà guida fissando la strada e la mamma, assorta, guarda fuori dal finestrino, forse è stanca anche lei.
    
    Più tardi a casa coi figli già al letto e suo marito davanti alla tv per guardare il posticipo di campionato Anna si ritrova sola, in cucina, a cercare di risolvere l’enigma di quella strana giornata. L’eco della sua eccitazione segreta le brucia ancora dentro, forte e inspiegabilmente diverso dal solito, sa bene cosa le è successo e sa ancora meglio quanto fossero bagnate le mutandine che si è sfilata appena rientrata, quello che proprio non riesce a capire e perché si sia lasciata andare fino a quel punto.
    
    A un certo punto, mentre tremava di piacere, ricorda di aver avuto l’impressione di scorgere un’altra sé stessa, straniera eppure estremamente autentica, come se si stesse incontrando per la prima volta, sorprendendosi di conoscere così bene una lingua mai sentita prima.
    
    Senza neanche rendersene conto Anna si ritrova ora a guardarsi i piedi, nascosti in un paio di innocue pantofole; ne sfila uno, lo solleva, e inizia a distenderlo, inarcando la pianta, sembra cercare qualcosa e non sa che cosa, forse l’ombra di un mistero; allunga una mano, la passa delicatamente sul tallone e un sussurro le risale lungo il collo, chiudendole gli ...