Servizio in camera - Racconti Erotici

Servizio in camera

... "Richiesto servizio in camera" sulla maniglia della porta.

Un invito al personale delle pulizie - come lei -, a entrare, frugare tra i loro detriti e vivere indirettamente attraverso di loro.

Lei cerca di non farlo, cerca di essere impersonale, distaccata e inalterata e fa il suo lavoro come farebbe un robot. Dice a se stessa che le cose che pulisce sono proprio quelle "cose", e che è irrilevante il modo in cui sono state utilizzate in precedenza. Non vuole dare agli ospiti la soddisfazione di sapere che sono riusciti a stuzzicarla un poco gli stimoli. Ricorda le ragazzine birichine al suo primo lavoro al discount, che compravano preservativi e cetrioli, o provavano a comprare preservativi ma poi cambiavano idea e acquistano invece borse ed elastici. Non ha mai voluto dare alle persone la soddisfazione allora e non ha nemmeno intenzione di iniziare adesso.

Immagina i "Creativi Ospiti" dell'Hotel godersi le loro colazioni e pranzi al ristorante al primo piano e scambiarsi piccoli sguardi privati, maliziosi perché sanno che, proprio in quel momento, uno sconosciuto - lei - sta setacciando le loro cose e ricostruendo gli eventi della scorsa notte, come una sorta di detective riluttante.

Soprattutto quando l'esposizione nella stanza è particolarmente elaborata: dildo colorati e flosci che hanno la forma di tentacoli che penzolano dalle pareti della doccia, o una configurazione bondage completa fatta di catene di ferro quasi comicamente spesse, o guinzagli di pelle ...

... arricciati sopra il comodino e due grandi ciotole accanto ad essa in un hotel dove i cani non sono ammessi. Si guarda furtivamente intorno alla ricerca di telecamere nascoste e si sforza di mantenere una faccia molto seria.

A volte immagina gli ospiti che la guardano su piccoli schermi nelle stanze adiacenti, in attesa che lei entri nelle loro trappole.

Li immagina presi dalla lussuria mentre la guardano provare i giocattoli, i vestiti e gli accessori offerti, perché alcuni di loro sono posizionati e mostrati quasi come fossero offerte a lei.

Quindi, immagina di entrare in quelle trappole e a cosa sarebbe accaduto

subito dopo.

Mentre scioglie le corde dalle colonne del letto, si immagina ancora sdraiata sul letto, a braccia aperte, facendo scivolare le mani attraverso i piccoli anelli - solo per un secondo -, solo per vedere come ci si sente. Li stringe stretti finché non attanagliano i suoi polsi.

Sono molto più stretti di quanto si fosse aspettata. Il panico prende il sopravvento.

Si contorce. La gonna al ginocchio della sua uniforme - da donna delle pulizie - sale fin sopra alle cosce.

Immagina che gli ospiti creativi tornino e la trovino lì, cogliendola sul fatto. Pronti a sfruttare la sua impotenza autoinflitta.

Mentre drappeggia il delicato perizoma, le giarrettiere, il reggicalze e le calze di seta sullo schienale di una sedia per passare l'aspirapolvere sul pavimento, immagina di uscire dalle sue scarpe da lavoro, dei collant e delle mutandine, ...