1. Lasciarsi trasportare


    Data: 13/06/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... misteriosa avvenente beatitudine che la conduceva tra quelle sale. Già, le sale, il suo capriccio, la sua fisima, la sua continua svenevolezza sostiene lei, la sua alienazione, la sua dissennatezza e la sua chiara paranoia aggiungo e completo io. Lei aveva declinato perentoriamente di trasformare l’assetto e la conformazione natia di quella casa signorile, ciononostante non tutte le pareti erano quelle che sorreggevano per intero la struttura. In effetti si sarebbe potuto benissimo separare un locale, invece lei aveva insistito, perché io voglio tutte le stanze in fila, aveva precisato lei ribattendo in modo perentorio. Proprio come sono attualmente, con delle grandi porte a due ante che s’aprivano una dopo l’altra sulle stanze della casa. In questo modo alquanto bizzarro, per recarsi nella sua stanza verso il salotto si dovevano oltrepassare ben quattro ambienti, mentre la sua toilette privata quella con la vasca ellittica, era l’ultimo elemento di quell’eccentrico e intricato mosaico tondeggiante. Ed &egrave proprio lì che io l’ho visto quel giorno, che in nessun caso scorderò, probabilmente mia madre credeva di riuscire a nasconderlo.
    
    A dire il vero, in quell’occasione io era rincasata con largo anticipo dal lavoro, in quanto la parte anteriore della fronte mi scoppiava e dal momento che non avevo incartamenti né indifferibili pratiche da concludere, avevo pensato d’acciuffare qualche ora di riposo liberandomi prima e dandomela a gambe dall’ufficio. La mia personale ...
    ... fissazione era stata proprio quella d’approntarmi al meglio per concedermi un bel bagno come si deve all’interno di quell’enorme vasca. Mia mamma era lontano, in quanto in questi ultimi tempi andava a spasso con regolarità con le sue amiche diceva lei, ma con l’uomo dei foglietti colorati invece annuncio e rendo noto io. A ogni modo, dovunque lei fosse, a me non interessava più di tanto, perché per me l’importante e quello che mi premeva maggiormente era che la casa fosse rimasta vuota. Io adoro camminare nuda attraverso le sale, per il fatto che mi dona una percezione totale d’autonomia, e quando fa bel tempo e appena posso, in tal caso apro le ampie persiane e attendo che la brezza mi sfiori con il rumore degli alberi vicini, giacché tutto questo mi porta profumi lievi che mi distendono e mi rasserenano. Non era abbastanza caldo, al contrario, l’aria fredda sbatteva sulle ante e io non vedevo l’ora d’immergermi nella vasca, dal momento che la casa era vuota come pensavo, in realtà a tal punto presumevo. Io attraversai le sale bloccandomi nella mia, mi tolsi le calzature lasciandole sullo scendiletto, sfilai la sottana e la blusa, agguantai dal comodino gli slip puliti assieme a una maglietta confortevole e mi diressi verso la toilette di mia mamma.
    
    In quell’istante vidi la luce accesa, però non pensai a un intruso, perché in casa c’era silenzio totale. A parte il vento, certo, pensai che mia madre avesse dimenticato di spegnerla; ve l’ho appena detto, in quanto di recente ...