1. Mia moglie valeria - dopo i 40 anni - cambiamenti - capitolo 8 - l'incontro


    Data: 17/07/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: Marta-trav, Fonte: Annunci69

    ... vuoi, io arrivo subito”, mi dice, indicandomi alcuni tavoli in fondo alla sala.
    
    “Grazie”.
    
    Mi siedo al tavolo più lontano, nell’angolo.
    
    Solo quando mi sono seduta mi accorgo che Tony è ancora lì. E mi fissa.
    
    Si è goduto lo spettacolo di me che raggiungevo il tavolo, camminando su questi tacchi altissimi.
    
    “Un minuto e sono da te”, mi dice, sempre sorridendo.
    
    Gli sorrido anche io, annuendo.
    
    Mi domando cosa ci faccio in questo bar. Penso a mio marito, là fuori. Ai miei figli. Penso alla mia vita.
    
    Guardo quest’uomo sconosciuto che, a sua volta, mi osserva.
    
    Tony.
    
    Senza dubbio, un bel ragazzo.
    
    Alto, più di mio marito.
    
    Moro e con carnagione scura. Occhi scuri e una leggera barba, ben curata.
    
    Abbigliamento sportivo, ma elegante.
    
    Indossa una maglietta bianca aderente. Si percepisce un fisico tonico, asciutto, sportivo.
    
    L’atteggiamento è di quello che sa il fatto suo. Quasi autoritario.
    
    Quello che invece non vedo, beh, l’ho già visto in foto, sul sito.
    
    Arrossisco al solo pensiero.
    
    Lo sento, amichevolmente, dire agli altri clienti, che, forse, sono anche suoi amici, che devono andare. Oggi il bar chiude prima del solito.
    
    Non mi sfugge che, andando via, i suoi amici gli danno pacche sulle spalle e guardano dalla mia parte, sorridendo e annuendo.
    
    Mi sento una puttana.
    
    Mi viene in mente che gli accordi presi con Tony, però, non erano esattamente questi.
    
    “Un aperitivo alla luce del sole”, mi aveva proposto.
    
    A me sembra che ...
    ... il programma stia prendendo un’altra piega.
    
    Tony chiude a chiave la porta del bar, da dentro. Non abbassa la serranda. Ma spegne le luci sul bancone.
    
    Sparisce nel retro e torna dopo un minuto. Mi si avvicina, sorridendo.
    
    “Non credevo che saresti venuta”, mi dice.
    
    “Ed invece eccomi qui”, dico io.
    
    “E tuo marito? Ti ha accompagnata lui?”, mi domanda.
    
    “Si, è in macchina, qui fuori”, rispondo.
    
    Annuisce.
    
    Mi squadra. Sento il suo sguardo spogliarmi. Lo sento trafiggermi. Entrambi conosciamo parti dell’altro, parti molto intime, per come le abbiamo viste nelle foto e nei filmati, sul sito.
    
    “Mi dici dov’è il bagno, per favore?”, gli chiedo.
    
    “Quella porta laggiù”, mi dice, indicandomi una porta del locale.
    
    “Scusami un attimo. Torno subito”.
    
    “Figurati”.
    
    Sento i suoi occhi su di me, sul mio culo, sulle mie gambe, mentre raggiungo il bagno. So che lo spolverino non esalta la femminilità di una donna. Ma non volevo e non potevo uscire di casa come sono (s)vestita sotto.
    
    Entro in bagno.
    
    Non devo fare la pipì. Mi guardo allo specchio. E vedo una donna, una bella donna. Mi piaccio. Non posso non piacere anche a lui, mi dico. Non sono vanitosa, non lo sono mai stata. Ho sempre visto i miei difetti e mai i miei pregi. Ma adesso, quello che vedo nello specchio, mi piace. Quella donna riflessa è consapevole delle proprie qualità, è determinata e sa perfettamente cosa vuole.
    
    Mi tolgo lo spolverino e lo appendo ad un gancio, lì nell’antibagno.
    
    Mi ...
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