1. Ilaria e la scommessa Azzurra: Italia-Austria (Ottavi)


    Data: 02/07/2022, Categorie: Racconti Erotici, Incesti Sensazioni Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu

    ... vergogna tra le gambe, attratta da quell’effetto “tendone da circo” che avevano le sue mutande in quel momento. Allo stesso tempo, coscientemente, ci mise qualche secondo prima di incrociare le braccia sopra al seno, regalandogli qualche altro secondo di visione delle sue tette, cosicché potesse stamparsela nella mente. «Io… – bisbigliò Paolo – Prima che arrivino, devo andare in bagno». Lei annuì, poi si allungò e in punta di piedi gli diede un casto bacio sulla guancia. «Grazie della serata» gli disse semplicemente, prima di girarsi, raccogliere i propri vestiti e salire le scale fino alla loro camera.
    
    Sapeva benissimo cosa Paolo stava andando a fare in bagno, ma non lo biasimava. Anzi, lei avvertiva lo stesso identico bisogno. E anche se il cervello le suggeriva che non era il momento giusto, che da un minuto all’altro la casa si sarebbe affollata, non poté in alcun modo controllare la mano, che già si era infilata nei suoi slip imbattendosi in un lago di umori. Tolse le mutande e si distese sul letto, completamente nuda, con le gambe larghe e leggermente tirate su. Infilò due dita nella propria vagina, mentre con la mano libera andò a stringersi un seno, lo stesso che fino a poco prima era appoggiato sul petto del cugino. Probabilmente in quel momento Paolo era di fronte al gabinetto, o al lavandino, intento a stringere quel cazzo duro che le aveva premuto sulla pancia. Le bastò immaginare la scena per raggiungere uno dei più rapidi e intensi orgasmi della sua vita: ...
    ... strinse le gambe, intrappolando la mano con le dita ancora infilate nel suo pertugio più intimo, e fu preda di una prolungata scossa di piacere, con spasmi incontrollati del bacino.
    
    Terminata quell’eruzione vulcanica, rimase immobile per almeno un altro paio di minuti, con gli occhi chiusi. Dio, che serata fuori da ogni logica era stata. Era sfatta e sudata. Alzò un braccio e girò leggermente la testa, per annusarsi un’ascella. Certo una doccia non le avrebbe fatto male. Chissà se Paolo, dopo quella che immaginava essere stata una copiosa venuta, si era fermato sotto la doccia. Chissà che faccia avrebbe fatto, se l’avesse vista entrare per unirsi a lui sotto l’acqua. Avrebbe mai avuto il coraggio di farlo? Di certo la voglia in quel momento non le mancava… A interrompere bruscamente quei pensieri, fu il rumore delle chiavi che giravano nella serratura. «Siamo tornati» annunciò sua madre pochi istanti dopo.
    
    Ilaria era ancora distesa nuda sul letto di una stanza senza porte. Il soppalco era esattamente sopra all’ingresso dell’appartamento, per cui da lì non la potevano vedere, ma la ragazza capì di avere pochissimi secondi per infilarsi addosso qualcosa. La sua fortuna fu l’aver disfatto la valigia appena arrivata: per terra era pieno di indumenti, e fu rapidissima nel raccogliere dei pantaloncini da casa, di quelli comodi, che si infilò senza biancheria. «Paolo, Ila, siamo qui!» urlò il piccolo Alessandro, che già aveva inforcato le scale per salire in camera, saltando un ...