1. Il primo cazzo non si scorda mai


    Data: 25/06/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: violettaselvaggia, Fonte: EroticiRacconti

    ... almeno per una notte. Così fu dopo avermi chiesto se ci fossero i miei. “Sono solo, anzi siamo soli”. La mia risposta lo fece sorridere maliziosamente e Bruno aggiunse: “è quello che volevamo. Vero?” Il mio “si” fu invitante per andare oltre i sogni. Avevo difronte tutto per me l’uomo dei miei turbamenti. Non perdemmo tempo in convenevoli. Bruno mi attrasse a se e furono minuti di baci carichi di passione e libidine. Io desideravo lui quanto lui desiderava me. Mi succhiava divinamente con le sue carnose labbra i miei ed io non feci di meglio che portare una mano sul suo cazzo che poco mancava non esplodesse fuori dai pantaloni. Era già grosso, ansimante, voglioso di carezze e di leccate. Ci rintanammo nella mia stanza facendo a gara per denudarci. Mi chiese a fil di voce: “lo hai fatto altre volte?”. “No, tu sei il primo e questo è stato sempre un mio sogno.”
    
    “Passeremo una notte indimenticabile. Non ti pentirai di avermi aspettato. Mi piaci da morire. Ti ho persino sognato e pensandoti tante notti mi sono masturbato. Ti voglio.”
    
    La mia risposta fu perentoria: “Ti darò tutto di me. Anche la mia verginità, se vuoi”. Nudi l’uno difronte all’altro. Un gran cazzo quello di Bruno. Cominciai ad accarezzarglielo, poi d’istinto mi inginocchiai per baciare quel pistolone già bagnato e colante. Un sapore dolciastro il suo umore, gustoso. Per una diecina di muniti restammo in quella posizione e io a leccargli la cappella, a succhiarla a mettermela in bocca, a stringerla fra le mi ...
    ... labbra mentre lui mi accarezzava con dolcezza i capelli. Poi la sua richiesta: non voglio godere, mettiamoci a letto. Mi posizionò supino e lui venne sopra di me strusciandomi il meraviglioso indescrivibile cazzo umido su tutto il corpo per poi arrivare al mio viso. “Predilo in bocca, adesso fammi venire.” E quello fu un pompino che lo fece urlare di piacere quando mi scaricò dentro la bocca tutta la riserva della sua sborra. Dopo l’ultimo goccia si piego su di me e ci baciammo e le nostre lingue sembravano lame di coltello. D’istintoi poi cercai i suoi capezzoli e gli e li mordicchiai. Gli piaceva da sballo. “Ci riposiamo e poi riprendiamo, vuoi”. “Si, riposati ed intanto io ti accarezzo il cazzo lo voglio baciare ancora, lo voglio. Ma me lo darai anche nel culo”. Ci fu un attimo di silenzio poi Bruno con voce fioca rispose “Si se non hai paura di farti male. E’ doloroso e io non ti voglio far sentire dolore. Comunque ci proveremo.” Bruno chiuse gli occhi ed io a lavorare con delicatezza per far rizzare nuovamente quel gran bastone che da li poco mi sarebbe entrato dentro. Mentre gli accarezzavo il cazzo io mi masturbavo. Appena fu quasi eretto, lo volli sentire sulla mia pancia, fra le mie cosce. E lui si lamentava per il piacere che gli procuravano i miei giochetti. Diventato grosso iniziai a lavorarlo con due mani e copi di lingua. “ Mi stai facendo godere un'altra volta. Dai troietta. Mettiti a pecora che te lo do tutto dentro.” Oramai ero schiavo di Bruno. Mi posizionai ...