1. Come diventai un attore 6


    Data: 22/06/2022, Categorie: Etero Autore: Suve, Fonte: EroticiRacconti

    ... bocche incollarsi gementi e Angela che si muoveva sempre più veloce sopra di me.
    
    - Sto per venire Mauro. Vieni con me ti prego, vieni dentro di me, fammi godereEEEEEEE EEEEEHHHHHH -
    
    Angela raggiunse il climax mentre mi incitava e anche io non potei trattenermi godendole dentro la micina, allagandole l’utero. Poco dopo Mila e Giada godettero a loro volta, abbandonandosi sul letto vicino a noi.
    
    Eravamo una ben strana composizione per un osservatore esterno: immobili, Angela sopra di me, le due ragazze a contatto con le teste, allacciate a loro volta in un abbraccio, tutti stanchi ma appagati.
    
    Non era finita però. Poco dopo Mila si sciolse dall’abbraccio di Giada dandole un bacio e rivolgendole un sorriso furbetto. Spinse Angela fino a farla scendere da me e si chinò con la lingua sul mio cazzo.
    
    - Ti voglio anche io Mauro. Vieni Angela, aiutami a farlo tornare duro -
    
    Angela accorse subito e sotto gli occhi di Giada, i soliti occhi enigmatici che tanto mi piacevano e mi impaurivano, si prodigò con Mila. Era forse un po’ presto per me, subito dopo il primo orgasmo, ma la loro opera magistrale sortì presto l’effetto e mi ritrovai teso, turgido, pronto nuovamente.
    
    Mila fece come Angela: mi salì sopra prendendolo lentamente dentro di se, sospirando piano mentre si faceva penetrare.
    
    Mi cavalcò a lungo, stringendosi i seni tra le mani. Io la tenevo per le anche accompagnandola nei movimenti e guardavo Giada e Angela che si baciavano.
    
    Mila godette, io ero ...
    ... ancora abbastanza lontano dal mio secondo orgasmo. Appena Mila si staccò Angela prese il suo posto:
    
    - Ti voglio dietro, devi riempirmi anche lì -
    
    Si mise a pecorina e mi porse le sue natiche. Come resistere? Mi inginocchiai dietro di lei e fu Giada a prendermelo in mano e guidarlo sulla rosetta che vedevo contrarsi nell’attesa.
    
    Spinsi e fui subito dentro di lei, come un coltello nel burro, più facilmente di come ricordassi. La mano di Giada stringeva ancora la parte rimasta fuori, non so se per impedirmi di entrare tutto o per incularla lei usandomi come un dildo. Credo la seconda ipotesi perché il suo viso era terribile in quel momento: le labbra semiaperte, lo sguardo eccitato, mi spingeva dentro e fuori lei, con forza, un gesto di amore misto a rabbia.
    
    Angela non si accorse di niente, a lei bastava sentirlo dentro di se, e poi c’era Mila che aveva allungato una mano sotto di noi stuzzicandole il clitoride.
    
    Ben presto si dimenò in un altro orgasmo, gridato nella bocca di Mila, dimenando i fianchi.
    
    Anche io c’ero quasi. Spinsi con forza gridando e Giada tolse la mano permettendo al mio cazzo di entrare fino in fondo, di colpo, la pelle delle natiche attaccata al mio pube, e subito mi riafferrò per i testicoli tirandomi indietro. La pressione fu sufficiente per indurmi a ritrarmi, a uscire da quell’ano accogliente, a imbrattarle la schiena mentre in me si confondevano dolore e piacere.
    
    Ci staccammo stanchi.
    
    Guardai sconsolato Giada:
    
    - Mi dispiace, non ...
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