1. Come diventai un attore 6


    Data: 22/06/2022, Categorie: Etero Autore: Suve, Fonte: EroticiRacconti

    ... sbavava, riusciva a prenderne poco più della metà. Non desisteva, la bocca dilatata enormemente da quell’affare gigantesco continuava a provare fino a quando non era costretta a tirarlo fuori per respirare, e poi ricominciava. Sopra di lei Paul sorrideva facendo l’occhiolino ai presenti, ben conscio del furore erotico che aveva scatenato il suo affare in quella ragazza.
    
    A un certo punto la fermò, vincendone la resistenza, dicendole in un italiano fortemente accentato che doveva girare e non poteva “sprecare cartucce”. Lei pareva non darsene pace, lo stringeva in mano intenzionata a non lasciarlo. Poi si quietò, girò la testa intorno e vedendo gli altri ridere si accorse di essersi resa ridicola. Mi vide e rimase attonita.
    
    Paul e gli altri uscirono dalla stanza diretti al piano di sopra. Passandomi davanti ancora ridevano. Rimanemmo soli.
    
    - Mauro, io……. Io….. non so cosa mi abbia preso -
    
    Mi raccontò brevemente che mi aveva seguito contro le mie indicazioni, che era entrata dentro per chiedere di me e mettermi di fronte al fatto compiuto sperando di poter restare. Vedendola guardarsi intorno spaesata qualcuno le aveva detto:
    
    - Ehi, le nuove in quella stanza in fondo, sbrigati che stiamo per cominciare -
    
    Lei era entrata in quella stanza per curiosità, eccitata dall’atmosfera, dai corpi nudi che vedeva. In quel momento Paul si stava spogliando e quando lo aveva visto lei non era riuscita a trattenere un’esclamazione:
    
    - Oh MAMMA! -
    
    Paul ridendo le aveva ...
    ... detto che non mordeva, di avvicinarsi e di toccarlo.
    
    Era in posizione di riposo ma faceva impressione lo stesso. Lei si era avvicinata, aveva allungato la mano esitante afferrandolo e…….. non sapeva cosa le fosse passato per la testa, era caduta in ginocchio portandoselo alla bocca, sentendolo gonfiarsi fino a non riuscire quasi a tenerlo. Aveva dimenticato dov’era, chi era, sapeva solo che voleva sentirselo in gola.
    
    - Mauro, non ho mai visto un affare del genere. Provavo a spingerlo dentro e più entrava più mi bagnavo. Anche ora sono un lago solo a pensarci -.
    
    In quel momento entrarono Mila e Giada. Mi feci avanti per salutarle velocemente e mi scusai di non poter parlare perché avevo una cosa da fare, che le avrei salutate meglio dopo. Tornando verso Angela sentii gli occhi di Giada inquisitori su di me ma volevo solo allontanare Angela. Era mia intenzione di portarla verso la sua auto e farla andar via, però venimmo ancora interrotti da una assistente:
    
    - Mauro. Sbrigati, è quasi tutto pronto. E tu veloce a spogliarti e metterti la maschera. Hai firmato la liberatoria? Se no fallo subito e sali sopra, a momenti iniziamo -
    
    Anche lei aveva preso Angela per una nuova attrice.
    
    - Flavia, aspetta, ho bisogno di un minuto per una cosa -
    
    - Ma che minuto e minuto. Sbrigati o il regista s’incazza e poi la fa scontare a tutti -
    
    Se ne andò. Angela mi guardò dubbiosa:
    
    - Mauro, che devo fare? -
    
    - Fai quello che ti pare, tanto lo faresti lo stesso. Io vado che ...
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