1. Lyskamm


    Data: 20/06/2022, Categorie: Lesbo Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    ... discorso.
    
    I tre soccorritori all'esterno del bivacco, intavolano una discussione serrata.
    
    Quando Emma varca la soglia, rivestita dei suoi indumenti ancora umidi, viene folgorata da una luce accecante. La nevicata della notte, candida ed immacolata, sotto i raggi del sole degli oltre 4000 metri di quota esplode di un bagliore che trascende gli elementari concetti di luce.
    
    Non riesce a tenere gli occhi aperti e rientra al rifugio per ritrovare gli occhiali da ghiacciaio e la giacca a vento, da stendere al sole.
    
    Tornata all'esterno si distende in un respiro profondo. L'aria tersa e frizzante le invade i polmoni come un divino soffio di vita in un corpo resuscitato.
    
    Si guarda intorno alla ricerca di un volto asiatico.
    
    “Signorina, è sicura di essere stata in questo rifugio con Junko Mishima?” viene interrogata da quello che sembra il più anziano del gruppo.
    
    “Non so il cognome”, ripete paziente, “ma un'alpinista giapponese di nome Junko, mi ha trovata ieri nel mezzo della bufera di neve e mi ha portato in salvo nel bivacco.” Si guarda in giro. “Dov'è ora?”
    
    Una mano le si appoggia sulla spalla, uno sguardo le si posa negli occhi, trapassando le spesse lenti di protezione degli occhiali d'alta quota. Uno sguardo di quegli che ti scava dentro, ti esplora, ti cerca l'anima, per venirne in contatto intimo.
    
    Una pausa infinita prima che il suono di una voce scandisca con fatica il suono doloroso di una frase.
    
    “Signorina... Junko è precipitata ieri, scendendo ...
    ... dalla cresta est del Lyskamm, dopo aver salito da sola la parete nord.”
    
    “Ma non diciamo cazzate!” si infervora l'italiana perdendo ogni controllo. Questo stupido gioco non le piace per nulla. “Junko era qui, lo volete capire? Ed io sono viva grazie a lei!” sbuffa spazientita.
    
    L'uomo la guarda con intensità, la mano sulla sua spalla si serra stringendole i muscoli, perdendosi nell'imponderabile, nell'impossibilità di capire ciò che una spiegazione non può avere.
    
    Scuote la testa lentamente.
    
    “Signorina... Junko è morta. Scendendo dalla via normale, una cornice ha ceduto sotto il suo peso e lei è precipitata. Abbiamo recuperato il suo corpo con l'elicottero, poco prima che le nubi si chiudessero nella tempesta che...” non finisce la frase.
    
    Emma rimane di pietra sotto il peso di quella assurda notizia.
    
    Si guarda in giro. Nessuna traccia dell'angelo che l'ha trovata e guidata nella tormenta. In lontananza alcune cordate stanno salendo verso la capanna Margherita.
    
    La montagna intorno a lei è sempre uguale. Grandiosa ed indifferente di fronte alla tragedia umana che prende corpo nella sua coscienza. Brillante e terribile nella sua maestosità trascendente.
    
    Piega il capo, Emma, sconfitta, trafitta da un'assurda realtà che soffoca il vortice di domande che gradualmente si spegne nel suo cuore.
    
    Torna nel rifugio a raccogliere picozza e ramponi. Nessuna traccia dell'attrezzatura della giapponese.
    
    Sul tavolo un mozzicone di candela consumato, un fornelletto a ...