1. Hotel (seconda parte) con gelato


    Data: 19/09/2017, Categorie: Etero Autore: ilcap, Fonte: Annunci69

    ... in maniera divina, poi si ferma e aggiunge: “ma il gelato alla panna va gustato con le fragole” e così prende un cucchiaino di gelato alla fragola e se lo mette in bocca, beh il pompino fatto con il gelato in bocca è una cosa da provare.
    
    Il contrasto tra il caldo della carne ed il freddo del gelato mi ha fatto impazzire, e così dopo un po’ le sono venuto in bocca con una sborrata copiosa e liberatoria che lei ha ingoiato di gusto chiudendo gli occhi, alla fine ha sussurrato: “l’avevo detto che le fragole vanno gustate con la panna”.
    
    Mi invita a fumare una sigaretta sul terrazzino del suo appartamento, quindi si rimette l’asciugamano, io mi rimetto i boxer ed usciamo a fumare seduti al tavolino. La vista sul mare è stupenda, il terrazzino è all’ultimo piano della palazzina ed è in muratura per cui siamo fuori da occhi indiscreti, ad un certo punto lei si alza dalla sedia e con la sigaretta in mano va ad appoggiarsi al davanzale mettendosi in una posizione in cui posso ammirare il suo favoloso culetto benché coperto dall’asciugamano.
    
    Quella vista ha fatto già risvegliare in me la voglia, mi alzo, mi avvicino a lei e mi appoggio delicatamente dietro di lei facendole sentire il mio desiderio risvegliato. Lei inizia a mugolare, poi gira la testa e mi sorride goduta con gli occhi socchiusi e i capelli sciolti ma ancora umidi. Cingendole i fianchi piano piano insinuo le mie mani sotto l’asciugamano, cerco il contatto con sua pelle ed inizio ad accarezzarla fino ad arrivare ...
    ... lì dove sento un ciuffetto di peli molto sottile, a quel punto scendo fino a sentire il suo clitoride caldo e gonfio, ci gioco un po’ mentre con l’altra mano inizio ad affondare un paio di dita e sento che è bagnatissima, a quel punto la sento gemere e tremare dall’eccitazione.
    
    Decidiamo di ritornare sul divano, mi prende per mano mi trascina dentro con forza, una volta dentro ecco che si lascia cadere l’asciugamano scoprendo un culetto favoloso che fino a quel momento non avevo ancora ammirato in tutto il suo splendore, poi fa due passi, si mette a carponi sul divano si gira mi guarda e mi dice con il solito sguardo di sfida: ” Dammelo, lo voglio sentire dentro il tuo gelato caldo!” .
    
    Non ci ho visto più, il mio cazzo era di nuovo di marmo, mi faceva male da quanto era duro, mi sono avvicinato e piano piano gliel’ho infilato da dietro, ho iniziato poi a darle alcuni colpi ben assestati a cui ho visto che reagiva molto bene, ad un certo punto le ho sussurrato all’orecchio: “Ti piace 50 sfumature di grigio vero dolce porcellina?” e lei: “Come lo sai? Porco!” . Ho continuato fino a farla godere come una cagna in calore, poi la vista di quel culetto con uno splendido tatuaggio alato nelle mie mani mi ha fatto venire dentro di lei svuotandomi la mente e non solo.
    
    Ci siamo buttati sul divano sfiniti e ci siamo appisolati con lei tra le mie braccia, ad un certo punto guardo l’orologio, erano le 20.30, io avevo la cena di chiusura in hotel dovevo trovare un taxi e tra poco ...