1. Hotel (seconda parte) con gelato


    Data: 19/09/2017, Categorie: Etero Autore: ilcap, Fonte: Annunci69

    ... un altro libro della stesse serie “50 sfumature di rosso” questa volta in italiano, e noto che da sopra spunta un segnalibro, probabilmente è il libro che Giorgia sta leggendo, la situazione diventava sempre più eccitante.
    
    Dopo 10 minuti vedo riapparire Giorgia, sembra una dea avvolta in un asciugamano bianco legato sopra il seno ed un altro asciugamano sui capelli, questa volta le parti sono invertite e lei lo sa bene e forse l’ha studiato apposta per provocarmi. Mi dice: “Allora, adesso posso tirare fuori il gelato, ho fatto due gusti semplici, panna e fragola, che ne dici?”, rispondo io:”Il gelato alla panna è il mio preferito!”, è vero.
    
    I suoi movimenti in cucina sono molto sornioni, mi guarda, sorride, l’asciugamano è ben legato ma quando si abbassa le si scoprono le gambe, questa situazione mi eccita, sono in casa di una ragazza quasi sconosciuta che si aggira per casa in asciugamano e mi sorride maliziosa, cosa mi aspetterà?
    
    “Peccato che di gelato alla panna ne è rimasto poco, giusto un po’ per fartelo assaggiare” e mentre dice queste parole con il cucchiaio cerca di staccare una pallina di gelato dalla vaschetta, il gelato però è ancora troppo freddo e duro, deve metterci forza e così la pallina di gelato alla panna le finisce prima sul labbro e poi sul collo e ora le sta scivolando sul seno insinuandosi verso l’asciugamano.
    
    Con la stessa aria maliziosa di sfida con cui mi aveva strappato l’asciugamano in hotel mi guarda e mi dice: ”Beh, che fai? Non hai ...
    ... detto che il gelato alla panna è il tuo preferito? E allora cosa aspetti che si sciolga del tutto?” Era un chiaro invito a leccarle il gelato che le era finito addosso, non mi sono fatto pregare, mi sono alzato, avvicinato a lei, ed ho iniziato a leccarle il gelato sul collo, salendo su verso la bocca e le labbra che piano piano si aprono e così ci lanciamo in un bacio appassionato.
    
    Quando poi ci stacchiamo le mi guarda negli occhi e mi sussurra: “Però così ti perdi il meglio del gelato…” in quel momento prende i lembi dell’asciugamano e lo fa cadere ai sui piedi scoprendo un seno fantastico, piccolo ma sodo e con dei capezzoli all’insù che si erano già irrigiditi forse per il gelato che colava freddo verso di loro, ho aspettato quindi che arrivasse in punta ed ho iniziato a leccarle quei meravigliosi capezzoli che sapevano di gelato alla panna. Avevo il cazzo di marmo, lei ad un certo punto mi guarda e mi dice: “Anche io avrei voglia di gelato alla panna, ne è rimasto poco ma avrei un’idea, stamattina ho visto un gelato che avrei proprio voglia di assaggiare”, mentre dice queste parole si toglie l’asciugamano dai capelli, si siede sul divano davanti a me e comincia a sbottonarmi la camicia, poi arriva in fondo, slaccia la cintura e comincia a sbottonarmi i pantaloni, inutile dire che il mio cazzo scoppiava e non stava più nemmeno nei boxer, ma in un attimo ecco che me lo prende in mano e lo tira fuori: “Ecco, questo è il mio gelato preferito” dice, ed inizia a succhiarmelo ...