1. Il porco del paese


    Data: 17/06/2022, Categorie: Racconti Erotici, Tradimenti Autore: Raf90, Fonte: RaccontiMilu

    ... ci salutammo con la promessa di vederci più tardi.
    
    Tornata a casa, non feci altro che pensare alla porcata che mi accingevo a fare, una parte di me si rifiutava di andarci, ma l’altra, quella più porca, mi spingeva ad andarci eccome, mentre mi sentivo la figa già bagnatissima e in fiamme al pensiero di ciucciare il cazzo a quell’ubriacone, per nulla attraente, sporco, fallito, una specie di barbone.
    
    Ma la parte troia ebbe la meglio e così, dopo pranzo feci una doccia, mi depilai, mi vestii in maniera semplice con jeans, maglietta, spolverino, stivali, brasiliana ma senza reggiseno, presi la macchina e lo raggiunsi a casa sua. Era fortunatamente deserto, in giro non c’era praticamente anima viva e quindi non corsi rischi di essere notata mentre salivo svelta e furtiva da lui.
    
    Entrata in casa, mi colpì un forte puzzo di sporcizia e non potei non notare l’aria di abbandono in cui era la sua abitazione.
    
    Lui, già visibilmente eccitato, cercò subito di conversare, ma lo bloccai immediatamente dicendogli senza esitazioni: “non sono venuta qua per parlare, non voglio perdere tempo, ho tanta voglia di cazzo, ti voglio fare un pompino e andare via senza perdere tempo”. Poi, in silenzio, mi spogliai completamente nuda mentre potei notare che lui aveva la fronte imperlata di sudore, era eccitatissimo e quasi incredulo che io, donna impegnata con un uomo suo conoscente, fossi lì nuda pronta a fargli un pompino. Gli sbottonai la camicia, la tolsi assieme alla maglietta che ...
    ... indossava sotto, poi mi inginocchiai, gli slacciai la cintura, aprii i bottoni dei pantaloni, calai la zip e glieli abbassai, assieme alle mutande, alle caviglie lasciandolo nudo a sua volta. Era già in erezione il porco, con un cazzo grosso, il corpo pieno di tatuaggi e la pancia gonfia tipica dei grandi bevitori.
    
    Lui mi disse: “prima voglio leccartela”, così mi fece sedere sul divano, si inginocchiò, mi allargò le cosce e, mentre si segava, cominciò a leccarmi la figa con foga. Sentivo la sua lingua saettante che mi lappava le labbra da sotto a salire, mi ciucciava il clitoride per poi entrare nella mia vagina bagnata mentre i peli dei suoi baffi mi solleticavano piacevolmente. Uh era bravo, molto bravo a leccare, mi stava facendo godere come una matta sotto i colpi della sua lingua che intanto scese al culo cominciando a leccarlo con due dita ficcate in figa che andavano avanti e indietro sditalinandomi violentemente. Mugolando, godevo come una troia mentre me la stavo facendo leccare dal porco del paese. Lo imploravo di continuare così, che godevo tanto e lui intensificava il lavorio di lingua, fino a che, impaziente di prenderglielo in bocca, lo feci fermare e gli dissi: “ora voglio il cazzo in bocca”…
    
    “Si”, disse, “dai ciucciamelo”, e dopo essersi liberato dal pacco dei pantaloni e delle mutande che aveva abbassati fino alle caviglie, si piazzò in piedi. Mi inginocchiai davanti a lui e presi a fargli una sega, andando avanti e indietro con la mano sul cazzo duro ...