1. Mai far incazzare il capo - parte 1


    Data: 17/06/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: DDCadarn, Fonte: Annunci69

    ... ma ormai ha consumato ogni mia briciola di pazienza. "Provaci!". Gli dico soltanto questo e poi gli do uno spintone così forte da farlo cadere in terra.
    
    Evidentemente non se lo aspettava, perché non avuto la prontezza di fermare la caduta con le mani, e quindi è sbattuto con il viso sulla pavimentazione in cemento del magazzino. Quando si volta verso di me un rivolo di sangue gli esce dal naso. Una volta in piedi se lo pulisce con la manica della felpa. Se possibile la furia nei suoi occhi è addirittura aumentata, sento che sta per colpire.
    
    Ed infatti Marco si muove rapidamente, e in un lampo mi colpisce prima allo stomaco con un sinistro e poi tenta di colpirmi il viso col destro. Nonostante il dolore del primo colpo mi abbia fatto quasi piegare in due, non so come riesco ad evitare il secondo che mi prende solo di striscio. Mi fanno male le costole, ma so che se gli lasciassi il tempo di agire, ben presto mi ritroverei a terra privo di sensi e completamente alla sua mercè. Non posso rischiare tanto.
    
    Benché sia poco più alto di Marco, sono comunque molto più grosso di lui. Gli anni di palestra hanno avuto su di me discreti risultati ed anche la genetica mi è stata favorevole, permettendomi di acquisire una notevole massa muscolare. Così mi butto di peso su di Marco, atterrandolo. Rimango su di lui, ma il mio avversario si divincola, cercando di colpirmi con calci e pugni. Tenta più volte di colpirmi i coglioni con una ginocchiata, ma per fortuna con il poco ...
    ... spazio di manovra i suoi tentativi sono inutili, e anzi sembrano quasi accarezzarmi il cazzo. Sarà l’adrenalina, sarà lo strusciarmi su questo bel manzo, ma il mio cazzo sta diventando sempre più duro. Nella mia stretta sento contrarsi tutti i muscoli di Marco, i pettorali sodi e tondeggianti, gli addominali prominenti, i deltoidi, i dorsali e i lombari che gli attraversano la schiena, sembra quasi di stringere una di quelle statue greche o romane, con i muscoli perfettamente delineati. In un qualche modo devo bloccare Marco prima che ci facciamo veramente male. Lo afferro sopra la spalla e tra le gambe, e facendo forza con le gambe lo ribalto di pancia a terra. Gli salgo sopra bloccandogli le gambe con le mie e poi gli afferro le braccia piegandogliele dietro la schiena. Ora mi trovo esattamente sopra di lui con il mio cazzo ormai duro come il marmo che spinge tra le sue chiappe, e le mie braccia che tengono le sue per i polsi, ferme dietro la schiena.
    
    "Lasciami andare bastardo" mi ringhia contro a denti stretti. "Non ci penso proprio. Ti lascerò andare quando ammetterai che sei una merda insignificante e irriconoscente" gli rispondo con un che di sadismo nella mia voce.
    
    Marco cerca di divincolarsi, ma sono più forte di lui e in posizione di vantaggio. I suoi tentativi non fanno altro che far strusciare il suo culo contro la mia erezione.
    
    "Brutto frocio, ti piace vero? Che c’è vuoi incularmi qui, in mezzo al magazzino? È questo che hai sempre voluto?" Mi urla Marco, ma ...