1. Celestino Cap.: II Sorpresa


    Data: 16/06/2022, Categorie: Masturbazione Autore: bepi0449, Fonte: EroticiRacconti

    ... ogni tanto incalzavano i cavalli abbaiando al loro passaggio. Alcune sacche sul manto stradale facevano traballare saltuariamente il landò, provocando la perdita di equilibrio ai tre agganciati nei saluti e intenti a farsi conoscere tra l’ilarità nervosa e angosciata di Celestino. Finalmente rideva con lacrime agli occhi.
    
    Romeo ottenne la sua attenzione con ordini secchi e indicativi, che non permettevano esitazioni o negazioni.
    
    “Vardame! … ehiii, … stemo parlando co ti … anca ti come noialtri! … nudooo, … nudoooooo, … nudoooooooooooooo! … gheto capio?”
    
    Romeo, da seduto, aveva portato una mano tra le sue gambe, stringendo forte la zona perineale dello studente, mentre con l’altra, abbracciatolo, lo attirava a sé schiacciandogli testicoli e asta. Sorpresa, dolore e piacere lo fece inclinare verso Roberto, intento costui a sciogliere i legacci della sua camiciola. Massaggiandolo tra le sue intimità riuscirono con movimenti sbrigativi a togliere con una certa facilità gli indumenti, dei quali due bagnati dei suoi umori versati poco prima.
    
    Che facevano.
    
    Il ragazzo cercava di fermare quelle mani, ma le sensazioni di benessere, di piacere glielo impedivano, anzi … Finalmente sfilate le scarpe con i calzini e levata la camicia, egli fu fatto girare verso il conte perché lo esaminasse e lo contemplasse per gustarlo con gli occhi e con l’olfatto. Ora era a disagio provocato da quello sguardo che lo spogliava e lo analizzava accuratamente dalla testa ai piedi in ...
    ... silenzio e da quelle mani che scivolavano o insistevano per conoscerlo nelle sue aree intime molto erogene, mai viste, dal primo giorno del collegio da alcuno.
    
    Romeo, presolo, fattolo sollevare e abbracciatolo, gli inserì la sua lingua in bocca per un bacio incestuoso, voluttuoso … carnale, mentre Roberto gli lacerava le brache e la canotta, facendoli cadere ai suoi piedi. Un corpo glabro, armonioso, flessibile e agile, lattescente per non aver preso mai il sole, in ritardo puberale, senza peli, senza macchie e striature, tonico, con glutei tondi, morbidi, sodi e bianco- rosato apparve agli indagatori e agli spettatori. I fratelli avevano fatto notare, ridendo, il membro teso in posizione verticale, il versamento e le continue polluzioni che ora il piccolo aveva e che si fermavano sulle mutandine lacerate rimastegli ancora allacciate.
    
    “Bon sangue no conta busie, … sior conte! El varde qua, … el continua ancora, … el me piase anca a mi … e meo baso, sior, … el ga da imparar! …”
    
    Un salto della carrozza fece perdere l’equilibrio al ragazzo che capitombolò con Romeo a fianco del suo datore di lavoro, mentre Roberto gli massaggiava assiduamente il busto, le natiche sino allo sfintere anale e … attraverso la zona perineale al pene usando anche la lingua, con le mani che gli allargavano i glutei. Il ragazzo sospirava e chiedeva di essere lasciato stare. Si vergognava, non sapeva niente di ciò che subiva, ma era molto piacevole e avvincente ciò che gli facevano, appagante di un ...
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