1. Come siamo diventati amanti


    Data: 15/06/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Jacopo_Robusti, Fonte: EroticiRacconti

    ... spingi, spingi, sfondami il culo...".
    
    Non ci sto più dentro, io mi tiro su e con i piedi per terra,
    
    quasi a fare un incrocio, lei sempre di fianco che si smanetta.
    
    Continuo a sodomizzarla, lo spingo dentro tutto, fino alla radice
    
    mentre lei è presa dall'approssimarsi di un orgasmo travolgente.
    
    "Sì, vengo con te, voglio sentirti venire mentre ti inculo".
    
    "Sì, riempimi il culo di sborra. La voglio tutta nel culo!"
    
    Dura ancora un minuto, forse meno, lei viene prima di me.
    
    Ansima. "Sì, vengo, vengo!". E' scossa da fremiti disumani. Poi si quieta
    
    gli occhi semichiusi, sta ancora lavorando con la fantasia.
    
    Io non ho ancora finito. La giro supina, le allargo le gambe
    
    e glielo metto ancora nel culo, nella posizione del missionario.
    
    Lei è stravolta, gli occhi, come le labbra della sua fica, sono gonfi.
    
    "Fai quello che vuoi, sono la tua bambola".
    
    Sono prossimo, non ce la faccio più. Ancora qualche colpo
    
    e le riempio davvero il culo di sborra.
    
    "Dai, vieni, vieni. Guarda come lo prendo bene..."
    
    Vengo, due o tre schizzi poderosi, poi anche io mi acquieto.
    
    "L'ho sentita salire".
    
    I miei fiotti ...
    ... erano stati sospinti dagli ultimi colpi.
    
    Mi fermo, grondante e mi accascio sopra di lei, con ancora
    
    il cazzo nel suo culo.
    
    Mi abbraccia, mi stringe a sé. E i nostri occhi, tornano a scrutarsi.
    
    "E' stato bellissimo" dice.
    
    "Sì, bellissimo anche per me, sei stata bravissima
    
    ma non ti pensavo così calda..."
    
    Ride, con occhi da monella.
    
    E' dotata per il rapporto anale, e il rapporto avviene senza il minimo inconveniente.
    
    Mentre sfilo il cazzo dal suo culo, un rivolo di sperma fa capolino.
    
    Si mette la mano quasi a tappare e l'accompagno in bagno,
    
    la faccio accomodare e le porgo sapone e asciugamano.
    
    Sono accanto a lei mentre si lava, le giro la testa
    
    e le appoggio ancora il cazzo sulle labbra.
    
    Immediatamente lei lo accoglie in bocca.
    
    "Farei ancora..."
    
    E' tardi, dobbiamo rientrare.
    
    Purtroppo.
    
    Essendo libero professionista e avendo l'ufficio
    
    disponibile, ogni momento libero, nei mesi successivi,
    
    era buono per trovarci. Ogni volta con rinnovato fervore,
    
    con fantasie sempre liberamente espresse.
    
    Arrivarono quindi i giochini, le corde, i completini da urlo...
    
    Ma queste sono altre storie. 
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