1. Come siamo diventati amanti


    Data: 15/06/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Jacopo_Robusti, Fonte: EroticiRacconti

    Cronaca di fatti successi realmente.
    
    Questo è l'inizio di una storia meravigliosa.
    
    Anno Domini 2004.
    
    Me lo ricordo bene il giorno, era un martedì, quasi autunno.
    
    "Ci vediamo?". "Sì, ti aspetto". Messaggi brevi, nervosi e tesi.
    
    Eravamo consci di quel che stava accadendo.
    
    Erano giorni che attendevamo, giorni convulsi di eventi
    
    che segnano la vita. In quel turbine di emozioni,
    
    si fece largo quell'intesa fatta di sguardi,
    
    di apprezzamenti reciproci. Di mani che si sfiorano.
    
    Di corpi che senza saperlo si cercano.
    
    E in meno di un lampo, furtivamente e senza essere visti,
    
    le nostre labbra si incontrano. Una scossa travolgente.
    
    Lei mi è sempre apparsa come la classica brava ragazza,
    
    anche in gioventù, quando a volte ci si frequentava.
    
    pensavo una ragazza tutta casa e chiesa.
    
    Mi sbagliavo. Una autentica sorpresa.
    
    Al momento del fatto, siamo tutte due sposati.
    
    E' quasi sera, l'imbrunire, momento magico.
    
    Lei arriva puntuale all'appuntamento.
    
    Apro la porta dell'ufficio, la bacio e la faccio accomodare
    
    sul divano. Il luogo è confortevole, silenzioso e tranquillo,
    
    arredi comodi e parquet. Quasi aria di casa.
    
    Quattro ciance e le nostre bocche sono avvinghiate,
    
    le nostre mani cercano il corpo dell'altro, quasi ad
    
    avere fretta di scoprirsi per godere ogni istante di quella serata.
    
    Lei ha un fisico perfetto, ha 35 anni, ben portati,
    
    gambe e posteriore scolpiti dalla palestra.
    
    Le tolgo i vestiti, nuda è un ...
    ... incanto, una bella taglia di seno.
    
    Sdraiata sul divano, mi metto sopra di lei e comincio a baciarla dappertutto.
    
    I capezzoli sono turgidi, ci gioco per qualche minuto. Lei comincia ad ansimare,
    
    le piace giocare. Poi scendo lentamente, è tutto un baciare
    
    ogni centimetro della sua pelle, il ventre piatto e infine la
    
    peluria, l'approssimarsi della sua fessura.
    
    La peluria è corta e contenuta, segno che si rade.
    
    Gli lecco la fica, avido. Ha davvero un buon sapore,
    
    i suoi umori tradiscono la voglia di scopare.
    
    Passo bene la lingua sulla fessura, sulle grandi labbra,
    
    e intanto le infilo un dito.
    
    "Sì" dice lei. Sei bravo a leccarla...
    
    Le alzo le gambe e le divarico, la leccata diventa più profonda,
    
    voglio assaporare tutto di lei. Le lecco anche il culo,
    
    insinuo la lingua fra le sue pieghe. Anche lì infilo il dito.
    
    "Adesso tocca a me", dice scostandomi.
    
    Mi fa stendere e si accovaccia fra le mie gambe. Anche lei
    
    mi bacia dappertutto prima di arrivare all'asta turgida, che lecca con
    
    fervore prima di accogliere il glande in bocca, anche se a fatica,
    
    perché ho una buona taglia. E in compagnia a volte mi prendevano in giro,
    
    con allusioni alle mie misure. Deve essergli rimasto impresso...
    
    Emetto un sospiro, lei alza gli occhi mentre ha il mio cazzo in bocca,
    
    mi guarda, accompagna con gli occhi i miei sospiri.
    
    Le accarezzo i capelli mentre mi fa un poderoso pompino,
    
    il cazzo teso allo spasimo. Era pronto.
    
    Buttati gli ampi ...
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