La mia vita da Pornostar
Data: 10/06/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Bazinga2706, Fonte: RaccontiMilu
... metto un abito nero e lungo fino alle ginocchia che fascia il mio corpo e mette in risalto il pancino e le tette, lo stringo quindi alla vita con una cintura, la migliore che ho, e indosso un paio di scarpe nere col tacco molto eleganti. Un piccolo ritocco al trucco, che preferisco comunque lasciare leggero e sono pronta a partire. Tempo 20 minuti e sono seduta in sala d’aspetto, leggendo una rivista per ingannare il tempo.
Finalmente mi chiamano, faccio un profondo respiro, ‘Ci siamo, questa volta è quella giusta, sono sicura’ penso per incoraggiarmi ed entro. Non mi fanno fare subito il provino. Mi fanno entrare in uno stanzino e mi danno un costume da bagno a due pezzi da indossare. ‘E ora che diavolo c’entra il mio aspetto in costume da bagno se devo indossare abiti da sposa?’ mi chiedo, ma non ci sto a rimuginare troppo sopra, sono abituata a sfilare in intimo oramai e non mi preoccupa più la cosa. Entro e mi dicono di rimanere in piedi di fronte al tavolo della giuria finche non saranno loro a dirmi di sfilare o mettermi in posa. ‘Presentati’ mi fa un ometto mezzo pelato che siede a destra della donna che capeggia il gruppo, probabilmente Daisy in persona: una bellissima 50enne vestita elegantissima.
‘Ciao, mi chiamo Cristina, ho 21 anni ed oltre a studiare recitazione sto seguendo un cor..’
‘Troppo giovane.’ Sbotta Daisy interrompendomi bruscamente.
‘Come scusi?’ chiedo, cercando di passare sopra la sua sgarbatezza e mantenendo la calma.
‘Senti ...
... Marina, noi siamo una rivista che pubblicizza una linea di abiti da sposa e tu non hai proprio l’aspetto di una giovane sposina. Sembri una velina, una letterina o, al massimo, una pin-up di Playboy e il nostro scopo non è quello di far eccitare i futuri sposini che insieme alle loro mogli sfoglieranno la nostra rivista, ma di farli interessare principalmente al vestito e fargli immaginare come calzerebbe sul corpo della loro donna. Capisci cara? Non fa per te. Mandatemi la prossima.’
Sono distrutta. Non riesco a capire il perché della sua scelta ne il perché della sua mancanza di tatto nei confronti dei miei sentimenti. Mi ha liquidata come una cameriera e ciò che più conta è che anche oggi tornerò a casa senza nulla in mano, nemmeno delle futili speranze. Non so che dire’
‘Mi chiamo Cristina comunque” è tutto ciò che riesco a bisbigliare prima di voltarmi e andarmi a cambiare. Infilo meccanicamente i vestiti di prima ed mi dirigo all’uscita del palazzo il più in fretta possibile.
Sono sulla soglia quando mi sento chiamare. ‘Cristina! Cristina aspetta!’ è un uomo sulla 30ina, molto elegante e il suo volto non mi è nuovo. Mi fermo e lo ascolto. ‘Mi sarò scordata qualcosa in camerino’ penso.
‘Ciao Cristina sono Roberto. Senti non te la prendere per il provino, Daisy è così, o gli piaci al volo o gode nel vederti soffrire’ di colpo capisco: il suo volto mi è familiare perché anche lui ha assistito al provino e i nostri sguardi ...