1. La mia vita da Pornostar


    Data: 10/06/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Bazinga2706, Fonte: RaccontiMilu

    ... piacere.Le sue mani mi palpano le tette e la sua lingua tortura i miei capezzoli. Continua a fottermi per non so quanti minuti, senza stancarsi. Lo stronzo ha una certa resistenza, ma non vuole una superscopata, vuole un rapporto veloce e arido. Un puro sfogo della sua bestialità. Continua ad infilarmi ritmicamente, mentre io rimango inerme ai suoi affondi sempre più decisi. ‘Eccomi Cristina’sono quasi al limite’preparati a bermi Cristina’ ‘No, senti Fabio, ho fatto tutto quello che mi hai chiesto,ma la tua sborra non la bevo. Non sono una puttana.’ ‘Ah, capisco. Preferisci che ti venga in faccia o dentro magari” ‘D’accordo’ Fai quello che devi’ ‘Brava bambina’ e si sfila da me. Mi inginocchio prontamente di fronte a lui e aspetto che finisca il lavoro. Si sega velocemente e appena sente l’orgasmo crescere mi afferra la testa e mi spinge contro il suo uccello. Io lo imbocco prontamente e mi fermo con quel coso in bocca aspettando che finisca di spararmi quel liquido caldo in gola. Ingoio tutto aspettandomi un sapore disgustoso, ma rimango piacevolmente sorpresa nel constatare il piacere che mi deriva da quella sensazione e da quel gusto nella mia bocca. ‘Ohhh’.brava..bravissima Cristina’.hai sicuramente un futuro davanti a te’.hai fatto la scelta giusta’.Datti una sistemata e vieni di là’.
    
    La gioia di avere praticamente il lavoro in tasca, purtroppo, non riesce a farsi strada in mezzo alla vergogna che provo nell’essermi svenduta a quell’uomo così viscido. Vado di là e ...
    ... faccio il mio provino. Sembrano entusiasti, vedo Fabio scambiare due parole con una sua collaboratrice, quindi alzarsi e parlare:
    
    ‘Ottimo, ottimo Cristina. Può lasciare il suo numero di telefono alla segretaria. Le faremo sapere. Grazie.’
    
    Inutile dire che mi crollò il mondo addosso. Si era preso gioco di me e ora mi fissava con un sorriso falso e accondiscendente. Non ci vedevo più dalla rabbia e dalla disperazione: volevo urlare a tutti che mi aveva quasi stuprata promettendomi quel posto, che era un maniaco e un criminale. Ma non usciva nulla dalla mia bocca. Una lacrima scese veloce e mi voltai per non dargli la soddisfazione di vedermi piangere. Corsi nello stanzino per cambiarmi al volo e volai a casa. Ero completamente distrutta e quella batosta mi scoraggiò non poco. Saltai alcuni provini e presi una settimana di ferie dalla caffetteria. Mi serviva tempo per riprendermi. Giurai vendetta, ma ero con le mani legate. Se lo denunciavo avrei fatto la figura della puttana e soprattutto sarei diventata un caso TV e nessuno assume come modella un caso Tv. La rabbia mi ribolliva nelle vene e da quel giorno cambiai. Il mio entusiasmo si spense’
    
    Mi accorgo solo ora che Gigi &egrave uscito lasciandomi sola e mi faccio forza, cancello le preoccupazioni e mi vado a preparare per l’ennesimo provino previsto per quel pomeriggio. Ore 15:00 agli uffici del ‘Daisy’, una rivista che pubblicizza abiti da sposa disegnati da una nuova stilista di successo di nome, appunto, Daisy. Mi ...
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